Crolla il muro di imbattibilità di Nathan Chen. Dopo quasi un quadriennio, il Campione Mondiale di pattinaggio artistico alza bandiera bianca, piazzandosi al terzo posto a Skate America 2021, prima tappa del circuito ISU Grand Prix in fase di svolgimento questo fine settimana presso l’Orleans Arena di Las Vegas, in Nevada.
Il pattinatore di casa, quarto dopo lo short, è riuscito a rimontare di una posizione, senza però centrare l’impresa. Con l’obiettivo di alzare l’asticella, andando probabilmente verso la pianificazione di sei quadrupli, l’atleta ha pagato dazio nel lutz e nel salchow, entrambi ruotati soltanto doppi, portando a casa “solo” un quadruplo loop non di elevata qualità, un quadruplo flip combinato con triplo toeloop e due quadrupli toelooop in combinazione, raggiungendo 186.48 (96.50, 89.98) per 269.37, troppo poco per arginare il compagno di squadra Vincent Zhou che, seppur con delle rotazioni davvero al limite spesso graziate solo con la chiamata sul quarto, è riuscito invece a inserire cinque salti da quattro giri, ovvero lutz, flip, toeloop e due salchow, oltre che due tripli axel, raccogliendo 198.13 (110.19, 87.94) per 295.56 e vincendo per la prima volta un evento del circuito.
Cinque quadrupli e due tripli axel anche per il nipponico Shoma Uno, riuscito a stare in piedi malgrado una performance contrassegnata da diverse sbavature valutata 181.61 (93.25, 88.36) per 270.68. Bene anche Shun Sato, in crescita, quinto nella classifica finale con 166.53 (86.67, 80.86) per 247.05.
Tre imprecisioni nei tre elementi di maggior valore, il quadruplo lutz, il quadruplo flip e il quadruplo rittberger, quest’ultimo inserito in combinazione con euler/triplo salchow, non hanno consentito a un emozionato Daniel Grassl di risalire in top five, recuperando comunque una casella e occupando la settima piazza finale con 150.55 (78.35, 73.20) per 221.43. Tuttavia l’allievo di Lorenzo Magri ha risposto presente in una circostanza per lui nuova, sfoggiando due programmi ben costruiti e, aspetto oggi praticamente latitante, soprattutto ben coreografati.
Malgrado le defaillance dunque, comprensibili in un esordio di straordinaria importanza come questo, appare evidente come il diciannovenne altoatesino sia uno dei pattinatori da temere di più in questa annata sportiva che potrebbe rivelarsi piena di insidie, come abbiamo avuto modo di constatare già oggi. Il prossimo appuntamento per lui sarà già tra due settimane, a Torino, con il Gran Premio D’Italia.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE MASCHILE
Foto: LaPresse