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Prossimo avversario Jannik Sinner ad Anversa: c’è un brutto ricordo da cancellare…
Un debutto che lascia il sorriso per Jannik Sinner. Il ragazzo di Sesto Pusteria inizia con il piede giusto il torneo 250 di Anversa (Belgio), dove è testa di serie numero 1, superando Lorenzo Musetti e approdando ai quarti di finale. Un secondo set da applausi per l’altoatesino, che ha alzato i giri del motori senza lasciare scampo al talento di Carrara.
Con questo successo Jannik continua a coccolare il sogno di partecipare alle ATP Finals di Torino, ma quello di oggi è stato solo il primo passo. Ce n’è subito un secondo da affrontare, e non rievoca bei ricordi nell’azzurro: ai quarti di finale ci sarà il francese Arthur Rinderknech, colui che, proveniente dalle qualificazioni, lo superò in tre set agli ottavi di finale del torneo di Lione.
Questa sfida risale allo scorso maggio, con l’azzurro che riuscì ad imporsi nel primo set per poi smarrirsi nelle frazioni successive, incappando in una dolorosa sconfitta. A discolpa di Sinner, l’odierno numero 13 al mondo soffrì durante la partita di un fastidioso problema agli occhi dovuto all’allergia al polline.
Il ventiseienne francese viene però da un ottimo 2021. A gennaio era un habitué dei tornei Challenger, da numero 178 del mondo, e quel torneo a Lione fu uno dei ‘clic’ che lo hanno portato a scalare la classifica grazie a un filotto di risultati nei tornei 250: tra Bastad, Gstaad e Kitzbuhel ha disputato due quarti di finale ed una semifinale nel corso di tre settimane consecutive, entrando nei primi 100 del mondo e stazionando ora nella posizione numero 65.
Rinderknech è un giocatore sicuramente in ascesa, ma dall’altra parte c’è uno Jannik in missione, alla ricerca di punti importanti per prendersi con le unghie e con i denti il pass per le Finals di Torino, missione che rimane comunque difficile. L’azzurro visto quest’oggi contro Musetti è stato assai più preciso e maturo rispetto alla sua controparte di maggio. E sicuramente, non soffrirà di allergia come cinque mesi fa.
Foto: LaPresse