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Scherma, Luigi Tarantino: “Diventare CT è un sogno che si realizza. Vogliamo la medaglia olimpica nella sciabola femminile”

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Comincia da Cascia l’avventura di Luigi Tarantino come nuovo commissario tecnico della sciabola. Nella cittadina umbra è in programma il ritiro della squadra femminile e l’allenatore campano ha parlato di quali siano gli obiettivi e di cosa si aspetta dal proprio gruppo: “Alle ragazze, come prima cosa, ho detto d’inseguire i propri sogni, di dare il massimo sempre, in ogni allenamento, sacrificando tutto ciò che c’è da sacrificare per raggiungere i loro obiettivi. Il più grande è una medaglia olimpica, che l’Italia della sciabola femminile non ha ancora mai vinto”.

Da straordinario campione in pedana a commissario tecnico, Gigi Tarantino è molto emozionato, ma anche carico per questa nuova avventura: “È stata, non lo nego, un’emozione forte dirigere per la prima volta un allenamento assoluto. Da quando ho cominciato la carriera da maestro, diventare commissario tecnico era la mia grande ambizione. Un sogno che si realizza, e che rappresenta sicuramente una bella responsabilità. E’ una grande sfida che mi inorgoglisce e che mi entusiasma”.

Ancora Tarantino: “Dalla scherma italiana ci si aspetta sempre tanto e, anche in uno scenario internazionale di grande competitività, come quello che si è delineato negli ultimi anni, possiamo e vogliamo essere sempre al top. Sono convinto che con un’ottima organizzazione e una programmazione mirata si possano ottenere risultati di rilievo”

Sulle sciabolatrici azzurre: “C’è da lavorare per formare una squadra che possa darci soddisfazioni in vista della qualifica olimpica. Utilizzerò questi primi mesi per verificare le possibilità di tutte le atlete che ho a disposizione, per poi fare una valutazione. Il ricambio generazionale sarà graduale, sono molto fiducioso”

Tarantino ha lavorato in precedenza con gli Under 20, un compito che è servito molto al nuovo commissario tecnico: “L’ esperienza fatta con i giovani è stata molto preziosa. Fin da quando ero ancora in pedana a tirare nutrivo la convinzione di poter rivestire questo ruolo. Già da atleta mi sentivo un po’ un allenatore in campo e l’avventura vissuta in panchina al Mondiale Assoluto del 2015 a Mosca, oltre che per la gioia di quella vittoria, ha rappresentato un’altra tappa significativa”.

In chiusura sugli obiettivi del suo percorso da allenatore: “La sciabola maschile è tornata dal Giappone con due medaglie d’argento, bisognerà consolidare quanto fatto e inserire dei giovani interessanti che già si stanno facendo spazio. Nel settore femminile, invece, quella medaglia olimpica ancora manca. Bisogna lavorare per raggiungere questo grande obiettivo”.

 

Foto: Bizzi/Federscherma

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