Sci Alpino
Sci alpino, si deve raccogliere di più nei grandi eventi. La preparazione dell’Italia focalizzata su Pechino 2022?
Manca una decina di giorni all’inizio della Coppa del Mondo di sci alpino, che prenderà il via con il consueto prologo di Sölden nel weekend del 23-24 ottobre. Come è andata la preparazione delle squadre azzurre in vista dell’inverno 2021-22? Andiamo a fare una panoramica della situazione.
In campo femminile, dove l’Italia vanta una forza impressionante, le tre punte hanno passato un’estate serena. Sofia Goggia, costretta a rinunciare ai Mondiali di Cortina a causa dell’infortunio patito a fine gennaio, ha lavorato tantissimo dal punto di vista atletico, proprio per presentarsi al top della forma sin dal principio della nuova annata agonistica. Con la rivoluzione del calendario, che garantisce pari numero di gare veloci e tecniche, non si può infatti escludere a priori una candidatura alla conquista della Sfera di cristallo assoluta, la quale però è subordinata alla continuità in Super-G e soprattutto alle decisioni di Mikaela Shiffrin. Oltre alla terza Coppa di specialità in discesa, la ventinovenne bergamasca punterà senza dubbio al secondo oro olimpico della carriera, che anzi dovrebbe essere l’obiettivo principe della stagione. Dopotutto, la sola Katja Seizinger è stata in grado di confermarsi in libera a distanza di quattro anni dal primo successo a Cinque cerchi.
Assieme a Goggia ha lavorato quasi sempre Marta Bassino, reduce dall’inverno dell’effettiva esplosione. La venticinquenne piemontese mira a confermarsi su livelli d’eccellenza in gigante e a migliorare sia in Super-G che in slalom. Il traguardo a breve termine è l’oro olimpico tra le porte larghe, mentre quello a medio termine è di evolvere per diventare un’atleta competitiva a tutto tondo, seguendo magari lo stesso percorso già effettuato da Federica Brignone. Quest’ultima viene da una stagione buona, ma non certo esaltante. Proprio per questo la trentunenne valdostana ha invece chiesto e ottenuto di poter lavorare in autonomia con il fratello Davide, allo scopo di prepararsi come meglio crede all’inverno olimpico. Chiaramente per lei, già vincitrice della Coppa del Mondo assoluta 2019-20, l’obiettivo sarà proprio la manifestazione a Cinque cerchi, dove cercherà di coronare una carriera avara di soddisfazioni nelle gare con medaglie in palio. Il sogno è arpionare quel benedetto oro sinora sempre sfuggitole.
C’è molta curiosità attorno al gruppo di slalom, ormai da tempo immemore autentico buco nero del movimento azzurro femminile. Il nuovo responsabile Devid Salvadori ha la reputazione di tecnico molto capace e in grado di alzare l’asticella delle atlete da lui seguite. Vedremo presto quale sarà il livello delle ragazze tra i rapid gates, dove dietro alle solite big c’è tanto spazio per inserirsi.
In campo maschile il centro di gravità permanente della squadra è Dominik Paris, che dopo un inverno in cui ha dovuto riprendere le misure con la Coppa del Mondo a causa del grave infortunio patito a gennaio 2020, ha potuto prepararsi senza intoppi fisici. Aspettiamolo dunque su livelli d’eccellenza nella velocità, dove le voci di corridoio danno in grande forma anche Christof Innerhofer, che giunto alla soglia dei 37 anni sogna di lasciare il segno un’ultima volta in ambito olimpico.
A differenza delle donne, dove ci sono tante ragazze in rampa di lancio (Laura Pirovano su tutte), gli uomini possono attualmente contare su un solo giovane di grandi prospettive. Parliamo, ovviamente, di Alex Vinatzer. A differenza dell’off-season 2020, quando ha dovuto fare i conti con l’appendicite, il ventiduenne gardenese ha potuto prepararsi senza grossi problemi fisici di rilievo. Ha inoltre effettuato dei cambiamenti con il proposito di compiere il definitivo salto di qualità, apportando correzioni a scarponi e sci, oltre a lavorare molto dal punto di vista psicologico. L’augurio è che ciò sia sufficiente per permettere all’Italia di tornare a vincere rapidamente in slalom, dove l’astinenza ha ormai raggiunto l’inquietante numero di 45 gare consecutive senza neppure un successo.
In generale, è verosimile pensare che in tanti abbiano finalizzato la preparazione su febbraio. D’altronde il presidente Fisi Flavio Roda è stato perentorio. È giunto il momento di raccogliere di più nei grandi eventi, dove ultimamente l’Italia soffre rispetto alla Coppa del Mondo. Una dichiarazione di cui non si può non tenere conto. Evidentemente, i Mondiali 2021 di Cortina non sono stati digeriti e si vuole evitare un amaro bis a Pechino 2022.
Foto: La Presse