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Sci di fondo, Therese Johaug rinuncia al Tour de Ski. “A dicembre allenamenti in altura in vista di Pechino 2022”

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Therese Johaug non parteciperà al Tour de Ski 2021-22. La trentatreenne norvegese lo ha annunciato quest’oggi durante un’intervista con l’emittente televisiva TV2. “Negli ultimi anni mi sono resta conto che non necessito di molte gare per entrare in forma. Voglio andare alle Olimpiadi sapendo di aver fatto tutto ciò che serve per essere preparata al meglio possibile. Ecco perché ho deciso di effettuare un training camp in altura nel mese di dicembre, che si concluderà il 26. Dopo di esso rimarrò per 14 giorni a casa”.

Il fatto di restare due settimane senza competere dopo l’allenamento in altura, implica che Johaug non prenda parte appunto al Tour de Ski, che si svolgerà dal 28 dicembre al 4 gennaio. Una decisione ampiamente comprensibile quella della scandinava, la quale non è ancora riuscita a mettere le mani su un oro olimpico individuale a dispetto della messe di successi ottenuti in carriera. Chiaro, quindi, che focalizzi tutto il proprio 2021-22 sui Giochi di Pechino.

La conseguenza della rinuncia al Tour de Ski è, di fatto, quella di non competere neppure per la Sfera di cristallo. D’altronde la manifestazione a tappe per antonomasia assegna una marea di punti per la classifica generale e disertarla significa non avere possibilità di vincere la Coppa del Mondo. Non è però chiaro quando Johaug comincerà il suo training camp in altura. Prima o dopo la tappa di Davos? Non è a escludere che dopo Kuusamo e Lillehammer, Therese saluti il massimo circuito almeno fino a metà gennaio, disputando così un numero esiguo di competizioni internazionali prima delle Olimpiadi.

L’impressione è che la norvegese sia solo la prima grande protagonista a dire “No” al Tour de Ski, evitandosi così le fatiche dell’appuntamento multi stage, con buona pace della Fis, nonostante questa abbia previsto una versione “Light” della competizione programmata a cavallo di dicembre e gennaio. Sono infatti calendarizzate solo sei tappe anziché otto, ma evidentemente “tagliare” due giorni di gara non incentiva i big con l’obiettivo olimpico a partecipare comunque. Ubi maior, minor cessat dicevano i latini e nulla può essere paragonato con l’oro a Cinque cerchi, soprattutto non è ancora riuscito a metterselo al collo.

Foto: La Presse

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