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Sci di fondo, Therese Johaug: “Sono migliorata sui tracciati facili. Ritiro a marzo? Ho 3 opzioni, deciderò dopo Pechino”

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Nei giorni scorsi Therese Johaug è stata raggiunta dalla testata giornalistica svedese Expressen in quel di Livigno, dove la nazionale norvegese sta tenendo un training camp. Dal punto di vista degli svedesi, Johaug è il principale ostacolo a un’epoca di potenziale egemonia nelle prove distance. La ventiduenne Frida Karlsson e la ventiquattrenne Ebba Andersson sono ormai solide realtà delle gare di distanza, ma sinora si sono quasi sempre dovute inchinare alla trentatreenne norsk. Il tempo gioca a favore delle sfidanti, ma quando verrà la loro ora? C’è modo di detronizzare Johaug, oppure dovranno aspettare che lei si faccia da parte? Nel qual caso, quanto a lungo pensa di andare avanti Therese? È in quest’ottica che Sport Expressen ha intervistato la norvegese, la quale ha risposto con grande serenità alle domande poste, senza però sbottonarsi più di tanto.

Therese fa un passo avanti ogni anno. È successo anche nel 2021. Ormai lei non ha più alcuna debolezza” ha dichiarato l’allenatore della squadra femminile norvegese Ole Morten Iversen. Secondo l’ex fondista e sciatrice Anna-Karin Strömstedt, ora commentatrice tecnica per la TV, quest’estate Johaug ha lavorato molto sulla propria tecnica ed è migliorata ulteriormente nel double poling. “Ha ragione, mi sono concentrata parecchio su di esso!” ha risposto la trentatreenne norvegese. “L’obiettivo è quello di essere più forte sui tracciati semplici, privi di salite, dove sinora sono stata vulnerabile”.

Insomma, si è lavorato sul tallone d’Achille senza lasciare nulla al caso in vista dei Giochi di Pechino, dove Johaug andrà alla caccia della tanto agognata medaglia d’oro olimpica. Dopodiché, cosa succederà? Therese nel 2022 compirà 34 anni e potrebbe avere vinto tutto ciò che c’è da vincere. “Sinceramente non ho ancora deciso cosa fare, ma effettuerò la mia scelta dopo le Olimpiadi di Pechino. Le opzioni sono tre. Innanzitutto potrei appendere gli sci al chiodo e smettere. Oppure potrei continuare anche oltre il 2022. Infine la terza ipotesi è quella di provare a diventare mamma e poi tornare, come ha fatto Marit [Bjørgen, nda]. Non so ancora cosa quale strada prenderò, prima di tutto vedremo cosa accadrà a Pechino, quindi effettuerò la mia scelta”.

Un incentivo per non ritirarsi, o effettuare un comeback dopo una pausa maternità, potrebbe essere rappresentato dai Mondiali 2025, che si disputeranno in Norvegia, a Trondheim. Una manifestazione iridata in casa è sempre un grande stimolo, nonostante Johaug abbia già conquistato una medaglia d’oro sulle nevi amiche a Oslo 2011. Fu il primo grande successo della sua carriera. Chissà che chiudere il cerchio, sempre in patria, non possa risultare una motivazione per non abbandonare l’agonismo già tra pochi mesi.

Foto: La Presse

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