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Short track, Pietro Sighel cerca la consacrazione. Importanti i confronti con i fuoriclasse asiatici

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La Coppa del Mondo di short track sta per ricominciare ed il sipario della nuova stagione si alzerà in quel di Pechino, nello stesso impianto dove si svolgeranno le gare olimpiche nel prossimo febbraio. In casa Italia c’è grande attesa per questo esordio stagionale, con una squadra azzurra ambiziosa e che vuole confermare i progressi fatti negli ultimi anni, in particolare in campo maschile. 

Non bisogna dimenticare che a PyongChang l’Italia aveva mancato la qualificazione della propria staffetta maschile, ma proprio da quella grande delusione è iniziato un processo di crescita molto importante e che ha portato già notevoli risultati nella passata stagione, specialmente nella figura di Pietro Sighel. Il trentino è pronto a vivere l’anno della definitiva consacrazione e le quattro tappe di Coppa del Mondo serviranno da trampolino per un 2022 ricchissimo di appuntamenti da non sbagliare, come Europei, Mondiali e soprattutto Olimpiadi.

Sighel ha già dimostrato nella passata stagione di essere uomo da grandi appuntamenti, conquistando la medaglia d’argento agli Europei nella classifica Overall e poi anche tre fantastici bronzi (due individuali ed uno con la staffetta) ai Mondiali. Una rassegna iridata, però, condizionata dall’assenza dei pattinatori asiatici e parte proprio da qui il successivo step di crescita che l’azzurro deve fare.

Già da Pechino ci sarà un primo banco di prova molto importante. Il talento al giovane azzurro di certo non manca e anche la sfrontatezza di voler battagliare con i migliori. Caratteristiche fondamentali per vivere un anno da protagonista, trascinando anche quella staffetta che vuole le Olimpiadi. Pietro Sighel è pronto a dare battaglia al resto del mondo.

Foto Comunicato FISG

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