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Sinner-Monfils: precedenti e perché la finale di Sofia è cruciale per il ranking della ATP Race
Jannik Sinner sfiderà per la quarta volta in carriera Gael Monfils nella finale del torneo ATP 250 di Sofia. Si tratta della prima volta in cui i due giocatori si affrontano nell’ultimo atto di un torneo del circuito maggiore: nelle precedenti occasioni avevano incrociato le racchette piuttosto presto nei tornei cui avevano preso parte.
Il bilancio è di 2-1 per l’altoatesino, con un retrogusto davvero molto felice a favore di quest’ultimo. Si parla, naturalmente, dell’ATP 250 di Anversa del 2019: in quell’occasione l’azzurro, ai primissimi passi a livello ATP, tirò fuori un 6-3 6-2 che accese i riflettori in maniera molto seria su di lui, tanto più che da quel secondo turno si spinse direttamente fino alla semifinale, dove ritrovò Stan Wawrinka e perse dallo svizzero molto più nettamente rispetto a quanto accaduto agli US Open.
I due si ritrovarono a Vienna, e in quel caso alla Wiener Stadthalle a vincere fu Monfils per 6-3 7-6(8), stavolta a livello di secondo turno nell’ATP 500 austriaco. La vera grande battaglia, però, è arrivata un mese fa a New York. US Open, terzo turno, Louis Armstrong Stadium: ingredienti a volontà per una partita che Sinner ha dovuto vincere tre volte. Tre, e non due, perché la prima è stata quella in cui si è trovato avanti due set a zero e più break di vantaggio nel terzo e nel quarto, la seconda è stata quella legata alla capacità di reggere l’urto nel quinto, la terza riporta invece al pubblico di New York, tutto schierato per Monfils a limiti di inciviltà che sono esplosi ancor più con la finale Djokovic-Medvedev. Punteggio finale: 7-6(1) 6-2 4-6 4-6 6-4.
Una sfida, quella tra l’italiano e il francese, che per il primo ha anche una valenza particolare: nella zona dell’ottavo posto della Race questo genere di punti, là dove potrebbero mancarne a livello di Masters 1000, ha la sua importanza. Il norvegese Casper Ruud, che è in questo momento in finale a San Diego, sui 250 ha costruito un’interessante base di punti in estate: tre tornei in fila vinti che supportano egregiamente la parte rimanente. Un tratto, questo, che per certi versi anche Sinner è riuscito a mettere in piedi, ma in maniera più distribuita nel corso dell’anno e con l’aggiunta di un ATP 500. Diverso il discorso per il polacco Hubert Hurkacz, che il suo ranking sia normale che Race l’ha costruito sì su due vittorie 250, ma anche su una semifinale Slam e un successo 1000 (Miami). In breve, al numero 2 d’Italia i punti dei 250 servono da base soprattutto se riuscirà a rendere il finale di stagione molto interessante. E, considerati i precedenti, la stagione indoor è decisamente dalla sua parte.
Foto: LaPresse