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Skeleton, Mattia Gaspari: “Non tornerò mai come prima. Fatico a camminare dopo l’allenamento”

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Nuova puntata di SpeedOnIce2U, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo della velocità sul ghiaccio. In questo appuntamento si parla di skeleton, e lo facciamo con uno degli atleti più importanti della Nazionale italiana, Mattia Gaspari.

Mattia, atleta storico della disciplina, si racconta ai nostri microfoni ripercorrendo gli ultimi anni della sua carriera. Un brutto infortunio al tendine d’Achille gli ha impedito, quattro anni fa, la partecipazione alle Olimpiadi coreane. Da quel momento ha iniziato una lunga fase di recupero. Ecco come Gaspari ha commentato la sua preparazione e in cosa consiste un tipico allenamento di chi pratica questo sport: “Voglio essere sincero, non tornerò mai al 100% – afferma – ma ci sono dei modi che si possono mettere in pratica per fare meglio. Facendo esercizi differenti è possibile. La preparazione estiva è andata bene, siamo riusciti a tenere a bada l’utilizzo intenso alternandolo a giorni più tranquilli, anche perchè dopo un duro allenamento il giorno dopo faccio fatica a camminare”.

“L’obiettivo di questa estate – continua – è stato di fare un allenamento che mi permettesse il giorno dopo di non avere problemi e allenarmi facendo anche altre cose; alla fine è andata bene rispetto al passato. Un allenamento tipico di chi pratica questa disciplina consiste nell’attuare una similitudine con lo sprint di atletica leggera. Noi facciamo pesistica classica e altre cose. Noi, a differenza di chi fa atletica, siamo soggetti a posizioni particolari. La nostra corsa si adatta al fatto che dobbiamo correre con la schiena che tocca terra, non potendo alzar bene le ginocchia. Quindi – conclude – le nostre esercitazioni servono per lavorare in angoli  molto chiusi”.

Mattia, inoltre, si sofferma ad analizzare il panorama attuale a livello internazionale, con uno sguardo alla pista delle prossime Olimpiadi di Pechino. Di seguito, la video intervista integrale.

LA VIDEO INTERVISTA A MATTIA GASPARI


Foto: LaPresse

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