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Tennis, Corrado Barazzutti: “L’Italia ha la squadra più forte del mondo, si può vincere la Coppa Davis”
Il 2021 dello sport italiano, così ricco di soddisfazioni, deve considerare anche gli ottimi risultati del tennis maschile. Da lunedì, infatti, per la prima volta nella storia l’Italia potrà contare su due giocatori in top-10 nel ranking ATP: Matteo Berrettini (n.7) e Jannik Sinner (n.9). Un dato che certifica come e quanto il movimento tennistico italiano sia di alto profilo e le prospettive in vista delle Finali di Coppa Davis (25 novembre-5 dicembre) siano decisamente interessanti.
Ad analizzare un po’ tutti questi temi è stato l’ex capitano non giocatore di Davis, Corrado Barazzutti. Un passato da tennista di grande livello il suo, considerando il raggiungimento della menzionata top-10 nel lontano 1978: “Entrare nei primi dieci per me ha avuto un significato naturalmente importante, era un grande traguardo, io sono arrivato al n.7, pensare di avere solo sei tennisti davanti a me nel pianeta è stata una grande soddisfazione“, le sue parole al Corriere dello Sport.
Analizzando il contesto attuale, viene spontaneo un confronto con gli anni ’70 quando Adriano Pannata entrò in top-10 prima di lui e conquistò nel 1976 il Roland Garros, senza dimenticare il successo di squadra nella Coppa Davis di quel magico anno: “Oggi abbiamo Berrettini che è maturato nei tempi giusti e un giocatore come Sinner molto precoce. Ha già raggiunto un livello altissimo a vent’anni, mostra un equilibrio e una maturità che lo portano a giocare un tennis, quando tutto funziona, di altissima qualità. Jannik lo vidi al Challenger di Bergamo due anni fa e si capiva immediatamente che fosse un giocatore predestinato, come lo è Musetti che sarà uno dei tennisti più forti del mondo“.
Il pensiero, in conclusione, va alla Davis: “Non voglio tirarla ai nostri ragazzi, ma probabilmente siamo la squadra più forte del mondo. Come si fa a non pensare che possiamo vincerla, anche più di una volta? Possono fare pure meglio di noi. Sarebbe stato però più bello vincerla con la vecchia formula, ma possiamo vincere con qualsiasi format, in qualsiasi posto“.
Foto: LaPresse