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Tennis, Filippo Volandri su Jannik Sinner: “Deve ancora migliorare, la sua forza è nell’ambizione”

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Il torneo ATP500 di Vienna si avvia alle battute conclusive e sono due gli italiani ancora in gioco nei quarti di finale: Matteo Berrettini (n.7 del mondo) affronterà il talentuoso e pericoloso spagnolo Carlos Alcaraz; Jannik Sinner (n.11 ATP) giocherà contro Casper Ruud (n.8 del ranking) in quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto per le ATP Finals di Torino.

E’ un tema assai affrontato quello di Sinner al Master di fine anno, a cui sicuramente prenderà parte Berrettini. Il 20enne altoatesino, reduce dallo splendido successo del torneo di Anversa, ha fatto vedere grandi match sul veloce indoor e le attese su di lui a Vienna non mancano. Un evento del quale il capitano di Coppa Davis, Filippo Volandri, ha approfittato per incontrare chi sarà parte della manifestazione a squadre e in cui Sinner sarà tra i protagonisti.

La cosa più bella di Jannik è che è già a questo livello ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Molti si dimenticano che ha solo 20 anni. Ad ogni modo, cerchiamo di non mettergli troppa pressione“, le impressioni di Volandri alla Gazzetta dello Sport. Un giocatore forte, ma in formazione: “Più si gioca, più ci si abitua al confronto con i più forti, maggiore è la probabilità di migliorare il proprio gioco. Poi qua e là qualcosa da sistemare c’è. Sul servizio ci sta già lavorando e i progressi si stanno vedendo. Poi direi le variazioni di ritmo e velocità e la fase di transizione verso la rete. Tutte cose che ovviamente sa già fare molto bene, ma che secondo me può migliorare“.

Un tennista che riesce a esprimere il meglio sul veloce indoor per l’assenza di variabili atmosferiche e perché, come ha ribadito più volte lo stesso Sinner, il suo avvio tennistico è stato proprio su questa particolare tipologia di campi. E dunque, a detta di Volandri, la qualità migliore risiede nella componente mentale e nella sua dedizione al lavoro: “La sua forza è nella testa. Per fare un esempio: lunedì scorso, il giorno dopo il successo di Anversa, è arrivato a Vienna e ha fatto subito doppio allenamento. Il pomeriggio con il suo staff e poi la sera alle 21 con Zverev. Lui vive per questo sport, è ambizioso, vuole sempre migliorare, speriamo che continui così“.

Un contesto nel quale non c’è però solo Sinner e in cui la concorrenza è importante, considerando un Berrettini n.7 del mondo, un Lorenzo Sonego stabilmente nella top-30 e un Fabio Fognini che con la Nazionale dà sempre quel qualcosa in più. Il pensiero va logicamente alla Davis: “Per me è un onore, un privilegio lavorare con ragazzi così forti. Siamo un gruppo unito, abbiamo una squadra molto competitiva: giocherà chi è più in forma, il posto assicurato non ce l’ha nessuno“.

Foto LiveMedia/Alessio Tarpini

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