Seguici su

Senza categoria

Tennis, le prospettive di ranking di Matteo Berrettini verso le ATP Finals

Pubblicato

il

Un po’ di pausa prima di rimettersi in marcia. Matteo Berrettini ha sfruttato la vetrina della Laver Cup e ha contribuito in maniera attiva al successo dell’Europa nella kermesse di Boston, sotto gli occhi di un soddisfatto Roger Federer tra il pubblico. Per il romano, attualmente n.7 del mondo, la soddisfazione di una vittoria contro l’amico/rivale Felix Auger-Aliassime, mettendo in mostra qualità mentali di primo livello pur in un match che dal punto di vista tecnico non è stato tra i migliori disputati dall’azzurro.

Vincere anche quando non si gioca al top è cosa per pochi e Matteo questa dote l’ha messa in mostra chiaramente, ma ora si deve pensare a chiudere nel migliore dei modi il 2021 con l’obiettivo delle ATP Finals di Torino, oltre che le Finali di Coppa Davis (25 novembre-5 dicembre). Per il nostro portacolori l’impegno più vicino, in ordine di tempo, è quello del Masters1000 di Indian Wells che dal 7 al 17 ottobre si prenderà la scena.

Di seguito il calendario (eventuale) di impegni di Berrettini:

CALENDARIO MATTEO BERRETTINI IN VISTA DELLE FINALS DI TORINO

– Masters1000 Indian Wells (7-17 ottobre)
– ATP 500 Vienna (25-31 ottobre)
– Masters1000 Parigi-Bercy (1°-7 novembre)
– ATP Finals a Torino (14-21 novembre)

In questo momento l’italiano è in una posizione abbastanza privilegiata, essendo n.6 della Race (la classifica di rendimento esclusivamente del 2021 la cui top-8 qualifica al Master di fine anno). Il vantaggio sugli immediati inseguitori è abbastanza ampio e per questo si può essere abbastanza certi della presenza dell’azzurro a Torino.

In chiave ranking ATP, il classe ’96 del Bel Paese può pensare di avvicinarsi alla posizione n.6 del mondo di Rafael Nadal, fermo per problemi fisici per tutto il resto dell’annata. Attualmente i punti di differenza tra Rafa e Berrettini sono 642 e un pensiero lo si può fare. Il romano può mettere fieno in cascina a Indian Wells e a Parigi-Bercy non avendo punti da difendere, mentre per Vienna c’è la semifinale del 2019 (180 punti), senza dimenticare i 360 punti del penultimo atto a Shanghai di due anni fa. Per questo, il nostro portacolori e il suo staff dovranno fare bene i conti se vorranno attaccare la posizione dell’iberico.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità