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Tennis, Novak Djokovic: “Australian Open? Deciderò con delle ufficialità. Emozionato di tornare sul circuito”

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Nel media day del Masters 1000 di Parigi-Bercy, Novak Djokovic ha toccato numerosi argomenti. Dal torneo stesso, a Medvedev, fino all’inevitabile questione Australian Open 2022, tutto è passato sotto la lente del numero 1 del mondo, che debutterà contro uno tra l’ungherese Marton Fucsovics e Fabio Fognini, impegnati domani mattina per guadagnare il diritto di sfidarlo.

Sul torneo: “Sono molto emozionato di ritornare sul circuito, è passato tanto tempo dal mio ultimo torneo. Gli ultimi eventi sono stati New York e Olimpiadi, una stagione stagione stressante mentalmente, che ha richiesto molto sforzo ed energia sotto quel profilo per occuparmi di altre cose fuori dal campo. Aspettative, pressione, record… considerando tutto questo, sono contento di com’è andata“.

Sull’obiettivo: “La mancanza di partite può essere pericolosa, devo assicurarmi di cominciare la prima con molta intensità, costruire la forma nella partita e ottenere una vittoria che mi aiuti a sentirmi meglio e giocare una seconda volta. Il numero uno a fine anno ce lo giochiamo io e Medvedev, anche se ora sono messo bene per punti e ranking. Questo è l’obiettivo per il finale di stagione, e poi anche la Coppa Davis con la Serbia“.

Fatidico il tema Australian Open: “Prenderò una decisione una volta che si conoscerà la dichiarazione ufficiale di Tennis Australia. In questo momento non abbiamo nulla di confermato. Finché non arriva, non parlerò più del tema, non voglio essere al centro di altre storie e supposizioni. Quando sapremo i requisiti ufficiali per viaggiare in Australia e giocare il torneo, poi vedrò cosa fare“.

E su Medvedev: “E’ migliorato molto, la sua vittoria agli US Open non è stata una sorpresa considerata la sua qualità. Ha un gran servizio, un’alta percentuale, è la più grande arma del suo gioco senza dubbio. Ha un rovescio piatto che è forte come un muro. Il suo dritto è stato il punto debole per alcuni anni, ma lo ha molto migliorato, non è più un così grande punto a sfavore. Lui è molto professionale, intelligente sul campo, fa quel che deve e ha un gran team. Di questo trae beneficio per il suo lavoro quando si tratta di ottenere risultati. E’ diventato un tennista molto versatile, più completo, un campione Slam che sta lottando per il numero 1 a fine anno“.

Foto: LaPresse

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