Senza categoria

Tennis, Riccardo Piatti: “Sinner grande lavoratore ed esempio per i giovani”

Pubblicato

il

Jannik Sinner non è stato molto fortunato nel sorteggio di Indian Wells. L’altoatesino, testa di serie numero 10 del seeding, esordirà direttamente al secondo turno contro il vincente del match tra l’australiano John Millman e lo statunitense Jack Sock. Il nostro portacolori partirà con i favori del pronostico per approdare ai sedicesimi di finale, dove però rischia di dover affrontare l’ostico padrone di casa John Isner (debutto contro il vincente di Delbonis-Nishioka). Il 20enne ha comunque tutte le carte in regola per imporsi sul cemento della California e approdare agli ottavi di finale, dove potrebbe dare vita all’atteso derby con Matteo Berrettini.

Un cammino decisamente tortuoso per Jannik Sinner, il quale punta a farsi strada per guadagnare punti pesantissimi in ottica qualificazione alle ATP Finals. Il torneo di fine anno, in programma a Torino dal 14 al 21 novembre, è il grande obiettivo dell’azzurro, il quale dovrà ottenere una serie di risultati positivi nel prossimo mese di gare per poter avere la meglio sul norvegese Caper Ruud, sul polacco Hubert Hurkacz e sul canadese Felix Auger-Aliassime nella tiratissima corsa che vale il pass per il capoluogo piemontese.

Il suo allenatore Riccardo Piatti si è soffermato proprio sulle doti dell’altoatesino: “Spero che Jannik si qualifichi per Torino, lui è un esempio per i ragazzi del futuro. Io mi arrabbio quando dicono che è un predestinato perché lui è un predestinato sì, ma al lavoro. Lui è forse il tennista che si allena meglio tra tutti quelli che ho allenato, ha capacità lavorative incredibili e questo rende tutto più facile“.

Il tecnico ha poi concluso: “A Sofia è andato con il preparatore fisico e con Christian Brandi per la parte tecnica ed ogni giorno lui giocava 30-45 minuti sui colpi che deve migliorare come servizio e volée, è un predestinato al lavoro e quindi credo che facendo così è un esempio di lavoro per tutti i giovani”.

Foto: Lapresse

Exit mobile version