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Tennis, volata ATP Finals: gli avversari di Jannik Sinner ad Indian Wells e gli alleati anti-Hurkacz e Ruud

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Con il Masters 1000 di Indian Wells è partita la lunga volata che avrà come traguardo le ATP Finals di Torino. Un appuntamento di fine stagione che potrebbe vedere protagonisti anche due tennisti azzurri: Matteo Berrettini è praticamente sicuro di partecipare, mentre Jannik Sinner dovrà lottare in queste settimane per conquistare almeno uno dei due posti ancora rimasti.

I rivali principali del nativo di San Candido sono il norvegese Casper Ruud e il polacco Hubert Hurkacz, dai quali Jannik dista rispettivamente poco più di 400 e 200 punti. Fondamentale, dunque, per Sinner sarà fare molti punti in California, pensando poi ai tornei in Europa con l’ultimo Masters 1000 a Parigi-Bercy.

Un cammino sul cemento californiano che non sarà semplice per Sinner, che al secondo turno affronterà il vincente del match tra l’americano Jack Sock e l’australiano John Millman. Attenzione anche al terzo turno con John Isner, ma è chiaro che l’obiettivo è l’ottavo di finale dove lo aspetta un possibile derby con Matteo Berrettini, con il quale giocherà in doppio questa settimana.

Berrettini rappresenta, dunque un pericolo per Sinner, perchè sia Ruud sia Hurkacz possono arrivare almeno ai quarti di finale e quindi fare meglio dell’azzurro in caso di sua sconfitta con Matteo agli ottavi. Il norvegese ha un possibile terzo turno con l’insidioso sudafricano Harris, mentre l’ottavo con l’ottavo con l’argentino Schwartzman lo vede partire certamente favorito. Il vincitore del torneo di San Diego se la dovrebbe poi vedere ai quarti con il russo Andrey Rublev, in una sfida equilibrata.

Il polacco deve stare attento all’australiano Popyrin e ad un terzo turno contro Korda o Tiafoe. Avversari ostici, ma alla portata del campione di Miami, che sicuramente dovrà faticare nel possibile ottavo contro Denis Shapovalov, prima dell’improbo quarto contro Daniil Medvedev.

Sinner dovrà prima di tutto pensare al suo cammino e poi guardare quello che hanno fatto Hurkacz e Ruud. Gli alleati non mancano, ma l’altoatesino ha tutto nelle proprie mani ed è obbligato a non sbagliare.

Foto: LaPresse

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