Ciclismo
Vincenzo Nibali lancia la sfida al Giro di Lombardia. Troverà Evenepoel, Pogacar, Alaphilippe e Roglic!
“Il Giro di Lombardia è una corsa a cui tengo“, ha spiegato Vincenzo Nibali poco dopo l’arrivo in solitaria nella quarta ed ultima tappa del Giro di Sicilia 2021, azione che gli è valsa anche il trionfo nella classifica generale. Lo Squalo ama da sempre la Classica delle foglie morte, una Monumento che si è già aggiudicato in due edizioni, nel 2015 e 2017, senza dimenticare il secondo posto del 2018 alle spalle del francese Thibaut Pinot.
Quest’anno, a distanza di cinque anni dall’ultima volta, si partirà da Como e si arriverà a Bergamo, dunque il contrario di quando accaduto nell’ultimo lustro. Il percorso sarà duro, proprio come piace al siciliano: prima il mitico Ghisallo, poi Roncola (Valico di Valpiana, 9,4 km al 6,6% di pendenza media con punte del 17%), Berbenno (6,8 km al 4,6%), Dossena e Zambla Alta, punto più alto della corsa con i suoi 1287 metri, prima di un finale imprevedibile con il Passo di Ganda: 9,2 km al 7,2% di pendenza media, con gli ultimi 2500 metri al 9,8%. Dalla cima mancheranno 32 km: lunga discesa con ben 19 tornanti che porterà la corsa a Nembro, dove mancheranno nove chilometri dal traguardo. Resterà da affrontare lo strappo di Colle Aperto, che porta verso la Città Alta: 1,5 km al 7,9%, dalla cima ancora 3,2 km da percorrere in discesa verso il traguardo.
Nibali si presenterà al Lombardia in ottime condizioni di forma, ma dovrà confrontarsi con una concorrenza mai così agguerrita. Da tanti anni, per non dire da oltre un decennio, la classica lombarda non poteva fregiarsi di una tale parata di stelle. Senza girarci attorno: al via vedremo i migliori corridori in circolazione per questo genere di corse. Quattro nomi su tutti: Julian Alaphilippe, Remco Evenepoel, Tadej Pogacar e Primoz Roglic. Il belga, per caratteristiche tecniche, sarà obbligato a staccare tutti e provare a vincere in solitaria, mentre i due sloveni ed il campione del mondo francese potrebbero anche attendere uno sprint a ranghi ridotti.
Per un campione come Vincenzo Nibali l’obiettivo resta quello di provare a calare un incredibile tris nell’ultimo appuntamento di prestigio della stagione, tuttavia è naturale che servirà un’impresa straordinaria in un contesto spaziale. Il classe 1984 non può in alcun modo competere con i rivali in termini di esplosività e cambi di ritmo. Dalla sua può far valere l’esperienza, la resistenza e la capacità di saper leggere i momenti chiave della corsa. Non sarà il favorito, ma proprio questo potrebbe rivelarsi un vantaggio per sfruttare un possibile e probabile tatticismo esasperato da parte dei quattro tenori.
Si profila un Giro di Lombardia di altissimo profilo, nel quale non andranno assolutamente sottovalutati corridori come l’eterno spagnolo Alejandro Valverde, il francese David Gaudu ed il tedesco Maximilian Schachmann. Insomma, una sorta di Mondiale-bis, da disputare però su un percorso molto più selettivo rispetto a quello delle Fiandre. Il 9 ottobre vedremo il meglio del meglio, la crema del ciclismo internazionale. Nonostante i 37 anni si avvicinino, Vincenzo Nibali sarà ancora la punta di diamante dell’Italia. E chissà che il ‘vecchietto’ non possa provare a creare qualche grattacapo ai grandi favoriti della vigilia.
Foto: Lapresse