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Volley, Pinali e Romanò campioni d’Europa…ma riserve in Superlega. Tra stranieri e moduli innovativi

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L’Italia ha vinto gli Europei 2021 di volley maschile, ma non tutti gli azzurri stano giocando titolari in SuperLega. Il massimo campionato italiano ha proposto le prime due giornate di regular season e nel weekend si è giocata la Supercoppa Italiana, dunque si tratta ancora di un numero ridotto di partite ma emerge chiaramente un caso: per il momento gli opposti faticano a trovare spazio.

Giulio Pinali è stato titolare per l’intera campagna continentale, ma a Trento ha giocato soltanto il primo incontro perché poi coach Angelo Lorenzetti ha adottato il modulo con tre schiacciatori che sta tanto facendo parlare e che risulta vincente (i dolomitici hanno conquistato la Supercoppa): Daniele Lavia finto opposto, Alessandro Michieletto (entrambi trionfanti agli Europei da schiacciatori titolari) e il bulgaro Matey Kaziyski di banda. Tre martelli di ruolo, in sostanza, per garantire una maggiore copertura in ricezione e un gioco più fluido, tanto che gli avversari sono stati mandati in crisi. Il risultato è però che l’opposto dei Campioni del Mondo non sta giocando e non si sa quando troverà spazio.

Yuri Romanò, riserva dell’Italia ma determinante nel tie-break della finale contro la Slovenia, è entrato soltanto per qualche scambio nell’unico match giocato dalla sua Milano: 1 punto siglato, il primo della carriera in SuperLega, nel derby contro Monza vinto per 3-2. Il brianzolo è riserva del francese Jean Patry e non sembra facile strappare il posto al Campione Olimpico. Vero che si può crescere anche in panchina e che si impara tanto in allenamento con compagni di elevata caratura, ma trovare il campo in incontri ufficiali è importante. Moda dello straniero o modulo innovativo, fatto sta che al momento gli opposti Campioni d’Europa stanno schiacciando molto poco…

Foto: CEV

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