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WTA Tenerife 2021, Camila Giorgi torna al successo contro Aliona Bolsova
Si interrompe finalmente la striscia negativa di Camila Giorgi. La marchigiana non vinceva dalla finale di Montreal, risalente allo scorso ferragosto, dopo due mesi e quattro giorni torna ad alzare le braccia al cielo battendo in tre set la moldava naturalizzata spagnola Aliona Bolsova Zadoinov per 7-6 3-6 6-4 in una partita psicotica nel torneo WTA di Tenerife. Fa gioco l’emotività dell’azzurra, che incassa ben due penalty game nel corso della partita: uno nel secondo set, avanti 3-0 e servizio per aver lanciato la racchetta in rete, l’altro mentre sta servendo per il match reagendo però nella maniera migliore e chiudendo la partita dopo due ore e quarantasette minuti.
La partenza di Camila è quanto di peggio non ci si possa aspettare: al servizio palesa immediatamente difficoltà complicandosi la vita con un doppio fallo, l’iberica non sta a guardare e si prende immediatamente il break. L’azzurra ha una pesantezza di palla nettamente superiore alla sua avversaria, ma il problema è riuscire a sprigionarla in maniera costante. Per questo Bolsova rimane avanti sfruttando la mancanza di continuità di Camila fino al 5-4: la marchigiana, spalle al muro e rinfrancata da un progressivo miglioramento in battuta, caccia le unghie in risposta e si riporta in linea di galleggiamento al momento giusto.
Seppur nel gioco successivo si complica la vita rischiando di buttare via il break appena conquistato a causa del dritto ballerino, l’atteggiamento della Giorgi si è tramutato. Si rivede il suo coraggio e la voglia di spaccare la pallina con i suoi colpi da fondo, e lo si vede anche nel tie-break: un paio di accelerazioni le permettono di passare in avanti nel finale e di conquistare il primo set. E Bolsova accusa il colpo, poiché cede immediatamente il servizio sia nel primo che nel terzo gioco. Partita finita? Macché.
Perché la Giorgi decide di scombinare le carte. Già con un warning a carico preso nella prima frazione per il solito screzio con il padre, si prende un penalty point per proteste su una palla considerata buona dell’avversaria nel quarto gioco permettendo il break all’iberica. Ma non finisce qui: game successivo, altro battibecco con il giudice di sedia e racchetta lanciata in rete con rabbia nello scambio giocato subito dopo. Immancabile il penalty game che rimette in campo Bolsova, mentre l’azzurra è completamente sconnessa dalla partita: 6-3 rapido e si va al terzo.
In cui almeno la Giorgi pare aver riacquisito quantomeno un po’ di concentrazione. Si combatte nei primi giochi, con a dirimpettaia iberica che sembra crederci e nel quinto gioco si procura due palle break che saprebbero di vittoria. Camila però è lesta ad annullarle, dando una bella botta al morale della moldava naturalizzata spagnola, che subisce il break nel gioco immediatamente successivo. Bolsova prova a rientrare per l’ennesima volta, ma l’azzurra rintuzza il tutto e arriva a servire per il match. Ma l’imprevisto è ancora dietro l’angolo.
Perché nel quarto punto del match si interrompe nuovamente il gioco: l’azzurra chiama a bassa voce l’out su un colpo da fondo dell’avversaria, il giudice di sedia l’ha puntata e le dà prima il penalty point e poi, dopo un dialogo con il supervisor, un altro penalty game mandando la Bolsova a servire per il 5 pari, mentre dagli spalti si sente una voce che intima di cambiare il giudice di sedia. Ma questa volta Camila reagisce nella maniera giusta: due vincenti e due errori dell’iberica portano l’azzurra al successo, senza nemmeno salutare la sua nemesi odierna: non Bolsova, autrice di una buona partita e soprattutto corretta, ma il giudice di sedia.
Partita che dunque sorride a Camila, che vince 113 punti contro i 106 dell’avversaria, ma la marchigiana ha raccolto poco dal servizio, mettendo in campo solo il 48% di prime in campo e commette 10 doppi falli. Ma la sua buona conversione di palle break, 6/12, la premia avanzando nel torneo spagnolo.
Foto: LaPresse