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America’s Cup 2024, non si può sbagliare progetto: 1 barca e 3 foil. Allison: “Una sfida: hai un solo tentativo”

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Non sono ammessi errori in America’s Cup. Un diktat ben noto a chi partecipa alla competizione sportiva più antica al mondo e che calza ancora più a pennello in base al protocollo regolamentare per la prossima edizione (annunciata per il 2024). Non sono davvero ammessi sbagli, perché un fallo in fase di progettazione rischia di fare saltare tutto all’aria. Non ci sarà spazio per le correzioni, visto che uno dei punti cruciali del regolamento è decisamente chiaro.

Ogni squadra potrà costruire una sola barca. Durante l’ultima campagna ogni team aveva potuto realizzare due AC75, mentre questa volta sarà un autentico all-in: o lo scafo risulta performante oppure si sarà costretti a inseguire senza poter rifare il compito. Lo stress all’interno degli hangar sarà enorme nei prossimi mesi, perché c’è la consapevolezza che bisogna essere perfetti se si vorrà davvero conquistare la Vecchia Brocca.

Non finisce qui perché i team potranno costruire soltanto tre paia di foil. Si tratta di uno dei pezzi simbolo degli AC75, quelli che contribuiscono a fare volare la barca e che hanno fatto tanto scalpore durante lo scorso inverno, risultando poi decisivi per l’esito dell’evento. Non se ne potranno realizzare a getto continuo, ma per contenere i costi bisognerà essere estremamente oculati e si avranno appena tre chance a disposizione.

Su questo aspetto si è concentrato anche James Allison, direttore tecnico di Ineos Britannia (molti lo conosceranno anche per il suo ruolo all’interno di Mercedes F1): “La sfida è difficile, ma immagino che sia quello che tutti gli ingegneri cercano. In particolare ci saranno solo tre foil e dovranno essere sostanzialmente uguali l’uno all’altro. Ciò significa che puoi davvero fare un solo tentativo per scegliere i foil adatti alla competizione“. La sensazione è che buona parte della Coppa America si deciderà proprio su questo “dettaglio”…

Foto: CREDIT COR 36 Studio Borlenghi

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