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America’s Cup 2024, svolta epocale: vietato lo spionaggio! Cosa cambia e il “pool comune di osservazione”

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La America’s Cup 2024 prevede tantissime rivoluzioni, come preannunciato dal protocollo di regolamento presentato la scorsa settimana. Tra le tante novità che stanno facendo più discutere figura il divieto totale del celeberissimo “spionaggio”. La competizione sportiva più antica al mondo, nata nel lontano 1851, ha sempre vissuto in un alone di “romanticismo” fatto anche di occhi indiscreti, che osservavano il lavoro degli avversari da molto vicino, cercando di non farsi notare dai rivali e riportando le informazioni al proprio sodalizio.

Era un modo per carpire i segreti, per cercare di scoprire punti di forza e punti deboli, per correre ai ripari sulle proprie barche, per copiare o differenziarsi. Se ne è sempre parlato nitidamente, anche durante l’ultima edizione della prestigiosa manifestazione velica disputata lo scorso inverno ad Auckland. Cambierà però tutto nel 2024 perché, come ha evidenziato anche Francesco Bruni (timoniere di Luna Rossa) a La Stampa, “lo spionaggio è vietato ed è la prima volta che viene scritto nero su bianco. Ci sarà un gruppo di spie, finanziato da tutti i team, che metterà in comune le osservazioni“. Il siciliano ha manifestato la sua perplessità con un “mah” che non ha bisogno di aggiunte.

Vediamo nel dettaglio quello che prevede il regolamento. Con il dichiarato scopo di ridurre i costi che gravano su ogni partecipante all’evento, è stato istituito un “pool di spionaggio” comune che opererà su una barca apposita  in acqua e su cui agirà personale indipendente dalle singole squadre, in modo da fornire immagini comuni che potranno essere analizzate dai singoli team. Grant Dalton, CEO di Team New Zealand (detentore della Vecchia Brocca), ha comunicato che questo pool di spionaggio sarà l’unica fonte di osservazione consentita in acqua.

Si tratta di un vero e proprio stravolgimento epocale, che toglie anche un po’ di imprevidibilità alla Coppa America e che limita ulteriormente gli sfidanti, tutelando abbastanza chiaramente i Kiwi, terrorizzati dal fatto che qualcuno possa strappare loro il trofeo. Senza delle “spie” private, i dati saranno sicuramente meno personalizzati e meno approfonditi, tutto si appiattirà sulla stessa linea visto che le informazioni saranno comuni e identiche. A meno che, in qualche modo, non si riesca ad aggirare il regolamento e si riesca a perseguire la stessa via adottata per un secolo e mezzo…

Foto: Lapresse

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