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ATP Finals 2021, Casper Ruud si impone in rimonta su Andrey Rublev e va in semifinale con Medvedev

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È Casper Ruud l’ultimo a staccare il biglietto delle semifinali delle ATP Finals. Il tennista norvegese scrive l’ennesima pagina di storia del suo Paese in questo sport, e lo fa nella maniera più eroica. Andrey Rublev è padrone della partita per almeno tre quarti d’ora, ma da sopra un set ed un break subisce la rimonta del numero 8 del torneo che si impone per 2-6 7-5 7-6 in una sfida più muscolare che bella. Per Ruud, che non aveva mai vinto nei quattro precedenti ufficiali con il russo, ora c’è Daniil Medvedev in semifinale.

Come detto, l’inizio è molto influenzato dall’esperienza a queste latitudini. Se lo scorso anno il russo ricoprì la parte del rookie, portando comunque a casa un successo ininfluente contro Dominic Thiem, adesso ha il pieno controllo della situazione. A discapito di Ruud, che dà l’impressione di sentire la pressione del momento: due errori nel terzo gioco sul suo servizio lo portano subito ad inseguire, mentre Rublev gioca con la mente libera e mette su il doppio break grazie a due risposte profonde. È un monologo scritto in cirillico, con un 6-2 chiuso comodamente.

La seconda frazione inizialmente segue lo stesso canovaccio, con il numero 5 al mondo che ci mette tre game per mettere la testa avanti. Ma i ruoli si invertono in maniera repentina: spinto anche dal pubblico, Ruud trova insospettabili energie e da sotto 40-15 inanella quattro punti consecutivi che gli concedono il controbreak e la rabbia dell’avversario, che scaraventa in terra la racchetta. Il mood della partita è cambiato, il norvegese ormai macina gioco e si procura un’altra palla break, annullata, per poi cancellare due chance per il russo con autorità. Tutto si traduce nel dodicesimo gioco: due risposte fulminee consentono a Ruud di vincere meritatamente il set, con Casper che appare minuto dopo minuto sempre più a suo agio nella partita, consapevole di appartenere alla classe dei migliori.

Da adesso in poi, ogni piccolo passaggio a vuoto può costare il successo. Il primo a cedere è il norvegese nel quinto gioco: due brutti errori per l’ottava testa di serie del torneo, che consentono a Rublev di rimettersi al comando. Ma la reazione di Ruud, che non vuole alzare bandiera bianca, è immediata, ed il controbreak arriva con due risposte vincenti che annichiliscono l’avversario, che appare sempre più nervoso. Entrambi hanno spiragli successivamente, con una palla break per il russo e una distanza di due punti dalla partita per il norvegese, ma alla fine la conclusione più giusta è il tie-break.

Che pende dal norvegese nel sesto scambio quando Rublev sbaglia un dritto in avanzamento; il russo ha fortuna poiché il nastro fa morire nel campo del norvegese un dritto abbastanza fiacco, ma Ruud non si scompone e con uno scambio da manuale si procura due match point. Il secondo è sul suo servizio, e con un ace esterno si prende una meritata vittoria e la semifinale con Daniil Medvedev, traguardo probabilmente insperato per colui che ha dovuto attendere fino all’ultimo momento per avere la certezza di essere a Torino.

Rublev perde una partita in cui ha dalla sua parte ben dodici punti in più (110 a 98), margine accumulato durante la prima frazione da lui dominata; dalla sua parte anche 43 punti in risposta e 14 ace. Allora, da dove arriva la vittoria di Ruud? I numeri del norvegese sono superiori nella ricerca del colpo vincente, 39 contro i 33 del suo avversario, oltre ad approfittare di una seconda dell’avversario molto fiacca, vincendo 18 dei 31 punti sul fondamentale di Rublev.

Foto: LaPresse

 

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