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ATP Finals, perchè Jannik Sinner sarebbe fuori anche con due vittorie. Il regolamento (da rivedere…)
Sarà un match dai connotati particolari quello di Jannik Sinner questa sera a Torino, sede delle ATP Finals di tennis. L’altoatesino, subentrato allo sfortunato Matteo Berrettini (infortunio di natura muscolare), non potrà infatti giocarsi l’accesso alle semifinali del Master neanche in caso di vittoria contro il n.2 del mondo Daniil Medvedev. La risposta è nelle regole del torneo.
CHE COSA DICE IL REGOLAMENTO?
I primi due classificati di ogni gruppo, dopo aver disputato tre incontri a testa, accederanno alle semifinali. Il primatista del Gruppo Verde sfiderà il secondo classificato del Gruppo Rosso, mentre il primatista del Gruppo Rosso affronterà il secondo classificato del Gruppo Verde. In caso di parità tra due o più giocatori dopo la conclusione dei match relativi ai gironi, a pesare saranno i seguenti in ordine di importanza:
- Il numero di vittorie.
- Il numero di incontri disputati (nel caso che qualcuno non giochi uno dei match per infortunio per fare un esempio).
- Al persistere della parità nei punti 1 e 2, si valuteranno gli scontri diretti tra i tennisti interessati.
- In ultima istanza conteranno la più alta percentuale di set vinti e la più alta percentuale di game vinti.
Da questa spiegazione si evince che a parità di vittorie, come nel caso di Sinner e Medvedev, a passare è il russo perché avrà disputato tutte e tre le partite del Round Robin, contrariamente a Jannik che, da riserva, ne porterà a termine solo due. Un regolamento che può destare delle perplessità perché può alterare il senso della competizione pura e rendere molto difficile a chi è un Alternate accedere alla seconda fase. Una condizione voluta dal momento che il disputare un incontro in meno viene giudicato un vantaggio nella gestione dello sforzo in questa prima parte della rassegna.
Foto: LaPresse