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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2023: Italia, da Zandalasini a Matilde Villa, passando per la gran vena da tre di Nicole Romeo

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Si avvicinano le due sfide di qualificazione agli Europei 2023 per l’Italia di Lino Lardo. Delle due partite, la prima è senza dubbio la più complicata, ed è quella con la Slovacchia a Piestany, mentre per quanto riguarda la sfida del PalaCattani di Faenza con il Lussemburgo uno dei pochi problemi dovrebbe essere rappresentato da Lisa Jablonowski, già protagonista nel nostro campionato con Costa Masnaga.

La spedizione azzurra, oltre alle infortunate già assenti per tale ragione (Francesca Pan e Sabrina Cinili, per dirne due), non potrà avere a disposizione Elisa Penna, che salta questa finestra dato un periodo di forma non eccellente e un iniziale periodo di riposo concesso dalla Reyer Venezia rimodulato in base al calendario, ed Olbis Andrè, che si è invece infortunata al setto nasale durante il big match tra Schio e Ragusa.

Nel ruolo di faro resta Cecilia Zandalasini, che sta al momento viaggiando a 13.4 punti, 6.2 rimbalzi e 3.2 assist di media nella stagione del ritorno in A1, con la maglia della Virtus Bologna. In EuroCup, invece, 10.2 punti, 4 rimbalzi e 5 assist di media nelle 4 partite giocate. Con lei, del blocco bolognese, anche l’esordiente a livello maggiore Beatrice Barberis, tra le colonne del bronzo europeo Under 20 2014 a Udine. Ha iniziato bene in A1, con 8.5 punti e 4.3 rimbalzi a gara.

La componente più importante è quella della Reyer Venezia, con Martina Bestagno di fatto unica ad essere 5 di ruolo in questa fattispecie: per lei 11.8 punti e 5.2 rimbalzi in sei gare di A1 e 9.8 e 3.4 in Eurolega, dove l’Umana viaggia al ritmo di 1-4 al momento. Debora Carangelo, invece, alle tre voci principali scrive 7-5-2.3 in Italia e 4.8-2.8-3 in Europa. Per Sara Madera, invece, 6.3 punti e 4 rimbalzi nelle partite finora giocate su territorio tricolore, dove sono praticamente costanti sia l’impiego che il rendimento; qualcosa in meno arriva in chiave continentale.

Più ridotta rispetto al solito la presenza di giocatrici del Famila Schio: sono solo due. Una, Jasmine Keys, ha già un bagaglio azzurro importante, e al di là della quota 7.5 sia per punti che per rimbalzi in A1 e 5.9-5.3 (con picchi importanti) in Eurolega, ha portato in campo un’evoluzione del proprio gioco. L’altra, Costanza Verona, è il volto nuovo e sicuro dell’arte dell’impostazione di gioco in Italia, ma sa anche essere ottima realizzatrice (tre gare di fila in doppia cifra a inizio campionato). Del resto, nella sua squadra ha come compagne Giorgia Sottana, Francesca Dotto e Kim Mestdagh, per le quali bastano i nomi.

Confermata la coppia Nicole Romeo-Mariella Santucci, parte del ben assortito bagaglio di piccole in possesso di Ragusa, tra i meno prevedibili d’Italia, e in questo caso i numeri non servono a spiegare la questione. Sono utili, però, a spiegare l’inizio di stagione di Romeo: 16.2 punti di media, 62% da tre, mentre Santucci è più distributrice con 3.6 assist a gara. Ma c’è anche il ritorno di Marzia Tagliamento, che si è messa in evidenza in questo inizio d’annata grazie a un paio di prestazioni notevoli.

Coppia giovane, e in un caso di debutto, per il Geas: Sara Crudo avrebbe dovuto già far parte del gruppo azzurro un anno fa, ma fu fermata da un infortunio grave che si aggiunse al focolaio di Covid-19 in squadra, impedendole di giocare con la maglia azzurra. Stavolta se la riprende, e parliamo di un altro elemento già importante nelle giovanili. Valeria Trucco sta invece ben figurando in A1, e in particolare contro Schio ha messo a segno 15 punti dimostrando di poter stare in campo anche contro giocatrici di valore molto elevato, dato che il Famila è di fascia importante di Eurolega.

Ma la grande novità è in questo caso l’ingresso di Matilde Villa: classe 2004, è considerata, e non a torto, il futuro del basket femminile italiano. Sette partite in doppia cifra, di cui due a 21 punti, nella prima stagione in A1 (quella interrotta dal Covid, la 2019-2020), il picco dei 36 punti contro Sassari nell’annata 2020-2021 e quello a 38 contro Campobasso nel campionato in corso. Il tutto con una media di 16.2 punti a gara che, anche senza la prova mostruosa contro le molisane, sarebbe di tutto rispetto.

Foto: fiba.basketball

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