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Biathlon, Sturla Holm Lægreid trionfa nell’individuale a Östersund. Azzurri in ritardo

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Primo giro di giostra nella XLV Coppa del Mondo maschile di biathlon. Lo scenario sono state le nevi Östersund (Svezia) in una individuale di 20 km in cui la Norvegia ha dato un saggio delle sue enormi qualità.

La vittoria è andata a Sturla Holm Lægreid. Il 24enne di Bærum lo si era presentato come un tiratore sopraffino e in questo primo round sui quattro poligoni l’ha dimostrato alla grande: 20/20 e una gestione nel tiro impressionante. Non a caso ai Mondiali di Pokljuka erano arrivate 2 medaglie d’oro e quest’oggi la gestione è stata quella dell’attore consumato. Lægreid, quindi, ha concluso con uno zero significativo precedendo nell’ordine il connazionale Tarjei Bø con due errori a 59″2 e il francese Simon Desthieux con due errori a 1’00″6.

Non può sorridere chi invece avrebbe voluto far valere lo status del leader ovvero Johannes Thinges Bø. L’asso norvegese, che punta senza mezzi termini alla quarta Sfera di cristallo consecutiva, ha pagato dazio in questa prova con due errori, distribuiti nelle serie in piedi, che non gli hanno permesso di centrare il podio, concludendo in quinta posizione a 1’28″5, preceduto anche dall’ottimo canadese Scott Gow, autore dello zero e a 1’26″8 dalla vetta. Il quarto membro del Team Norge è stato Sivert Guttorm Bakken in sesta posizione con una prova al tiro immacolata a 1’29″4 dal vincitore davanti al russo Latypov con un errore (+1’36″5), che ha sbagliato in maniera incredibile arrivo seguendo il percorso errato, il francese Fillon Maillet con tre errori a 2’07″1, il giapponese Kobonoki con lo zero a 2’24″9 e l’altro canadese Christian Gow con un errore a 2’26″1.

Piuttosto attardati gli azzurri. Il migliore è stato il giovane Didier Bionaz, con due errori tutti nell’ultimo poligono dopo che negli altri tre era stato perfetto, giunto al 38° posto a 4’26″4 e l’unico a punti in questa specialità. Lukas Hofer, infatti, anche per alcuni problemi fisici in preparazione alla stagione, non è andato oltre il 61° posto a 6’06″4 con tre errori, alle spalle anche di Thomas Bormolini 46° con tre errori a 5’00″6. A completare il quadro Dominik Windisch con sei errori ha concluso 72° a 6’40″7 e Tommaso Giacomel 95° con otto errori a 9’14″9.

Foto: LaPresse

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