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Boxe: Matteo Signani vuole il titolo d’Europa contro Ruben Diaz al PalaEur. Roma Boxing Night, c’è l’alto livello
Era dal 2007, quando Vincenzo Cantatore richiamò circa ottomila persone al Palazzo dello Sport di Roma per un combattimento finito diversamente dalle attese, che il gigante delle strutture capitoline non ospitava il pugilato. Quella, come detto, non fu una grande notte: il danese Johnny Jensen lo sconfisse alla seconda ripresa, tagliando in due le speranze del barese di sfidare Antonio Tarver per il titolo mondiale dei massimi leggeri.
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Domani sera il ritorno sarà di quelli importanti, con la Roma Boxing Night al cui centro c’è la sfida valida per il titolo europeo tra Matteo Signani e lo spagnolo Ruben Diaz, all’ultimo combattimento (o almeno questo è quel che dice) della propria carriera, in una cornice importante, tra le più importanti in Europa per la disciplina.
Ed è forte l’emozione di Signani nel riportare da protagonista il pugilato nel più celebre degli impianti romani al chiuso: “Riportare la boxe al PalaEur mi emoziona, spero ci sia una grande cornice di pubblico. E poi combatto a un passo da casa e verranno in tanti a sostenermi“. Il “Giaguaro”, che in un’altra parte della sua vita è guardiacoste, si riferisce al Comando Generale della Guardia Costiera, che ha sede quasi dalle parti del palasport che, dal 2003 (anno della riapertura) al 2018, ha avuto sponsorizzazione Lottomatica.
Ed è per questo che è grato ad alcune persone: “Devo ringraziare colleghi e superiori, mi sostengono, mi incitano. Inoltre quando devo preparare i match, non ci sono mai problemi per ferie e permessi“.
L’avversario, lo spagnolo Ruben Diaz, ha ormai 42 anni, ed è alle soglie del ritiro. E vorrebbe farlo da Campione d’Europa: “Ho studiato Signani e lo considero un pugile molto forte. Per questo, mi alleno da parecchi mesi con Jesus Labrador, un coach molto quotato in Spagna. Questo sarà il mio ultimo incontro e voglio chiudere la carriera da Campione d’Europa“.
Parole arrivate forti e chiare a Signani, che replica: “Io invece lo batto e poi si vedrà. Dico solo che a forza di sognare, va a finire che la realtà si fa sempre più vicina. Salire sul ring per affrontare Golovkin sarebbe una cosa formidabile, fantastica“. Obiettivi ben più di lunga gittata, in sostanza, senza contare che il nome di GGG riporta direttamente alle sfide con quel Canelo Alvarez che avrà un impegno ancora più importante in ore non lontane.
Parlando di Diaz ricorda il combattimento di quest’ultimo con il polacco Kamil Szeremeta, che lo sconfisse in dieci riprese: “Kamil stesso è stato 25 giorni da me, ho fatto sparring con lui, non sottovaluto mai nessuno ed ho preparato il match nei particolari“.
Ricco anche il sottoclou, già fin dal co-main event: Mauro Forte (16-0-1) sfiderà Francesco Grandelli (15-1-1) per il titolo UE dei pesi piuma. Ci saranno poi Russo-Dixon (superwelter), Casamonica-Loli (superleggeri), Demchenko-Sep (mediomassimi), Cecchi-Connolly (supergallo, donne) e Toutin-Smilic (mediomassimi).
Foto: FPI / OPI Since 82