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Calcio femminile, infortuni e Covid preoccupano l’Italia in vista della sfida contro la Svizzera

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Piove sul bagnato. La Nazionale italiana di calcio femminile si sta preparando in vista dell’atteso e importante confronto con la Svizzera a Palermo (26 novembre), valido per le qualificazioni ai Mondiali 2023 in Australia e in Nuova Zelanda, ma c’è tanta preoccupazione.

L’impegno contro le elvetiche, senza dimenticare quello contro la Romania del 30 novembre allo stadio ‘Anghel Iordanescu’ di Voluntari, è accompagnato dalle tante defezioni. Milena Bertolini deve fare i conti con le assenze di Alia Guagni, Aurora Guagni e Valentina Cernoia per infortuni e i forfait a causa del Covid di Elisa Bartoli, Arianna Caruso, Giada Greggi e Martina Rosucci.

Un vero e proprio lazzaretto nel quale il reparto di centrocampo è stato ridotto ai minimi termini: Norma Cinotti (Empoli), Manuela Giugliano (Roma), Maria Teresa Pandini (Inter) e Flaminia Simonetti (Inter) le calciatrici impiegabili nella zona nevralgica. Non certo il viatico migliore per affrontare le rossocrociate, che rappresentano l’insidia più importante dell’intero girone, considerando il loro essere prime nella classifica del girone insieme alle italiane.

Bertolini chiederà qualcosa in più alle sue ragazze più dotate, come Manuela Giugliano in cabina di regia, Barbara Bonansea, Valentina Giacinti e Cristiana Girelli in zona gol per permettere alle nostre portacolori di conquistare in solitaria la vetta del raggruppamento e mettersi nella condizione di ambire all’accesso diretto per la fase finale dei Mondiali.

Foto: LaPresse

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