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Ciclismo, da Tiberi ad Aleotti: i possibili nomi nuovi dell’Italia per le corse a tappe

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Lo si aspettava già da qualche anno, ma è arrivato sicuramente il tempo di un ringiovanimento per il ciclismo su strada italiano. Il ritiro di Fabio Aru, l’ormai tramonto di Vincenzo Nibali e la veneranda età di Damiano Caruso (anche se i risultati stanno arrivando proprio nelle ultime stagioni) portano il Bel Paese a cercare nuovi nomi per le corse a tappe.

Prima stagione da protagonista e subito risultati importanti alla Bora-hansgrohe per Giovanni Aleotti. Il friulano si è portato a casa il Sibiu Tour, con piazzamenti alla Settimana Ciclistica Italiana ed al Giro di Polonia. Scalatore che si difende bene nelle prove contro il tempo: è il corridore ideale per i grandi giri.

Qualche difficoltà a livello fisico per Antonio Tiberi all’esordio tra i grandi. Il laziale ha vestito la maglia della Trek-Segafredo e, soprattutto nella prima parte di stagione, ha dovuto lottare più con gli infortuni che con i rivali. Qualche segnale è arrivato (il terzo posto al Giro di Ungheria su tutti), a cronometro è già a livelli più che discreti: classe 2001, c’è da aspettarlo ancora per qualche anno.

Non sarà giovanissimo, ma è esploso alla grande in questa stagione, per lui da sogno. Lorenzo Fortunato è sicuramente la sorpresa del 2021 tricolore: il corridore della Eolo-Kometa con la vittoria al Giro d’Italia sullo Zoncolan ha davvero stupito tutti. Per lui anche l’Adriatica Ionica Race, a conferma delle grandi doti in salita. Il prossimo anno può davvero trovare il definitivo salto di qualità.

In salita Matteo Sobrero ancora non ha dimostrato le sue doti, espresse invece nel migliore dei modi a cronometro: il corridore ex Astana, dal prossimo anno alla BikeExchange, si è laureato campione d’Italia nelle prove contro il tempo e da lui ci si aspetta una crescita anche in ottica montagna.

Foto: Lapresse

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