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Ciclismo, inchiesta sulle biciclette rubate all’Italia: 2 arresti in Francia, ragazzi appena maggiorenni

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Sono scattate le manette per il furto di biciclette operato ai danni della Nazionale Italiana di ciclismo in occasione dei Mondiali su pista di tre settimane fa. Sono infatti stati demandati due arresti, eseguiti mercoledì scorso a Lille e Lomme (in Francia). Secondo quarto riporta l’agenzia di stampa Belga, si tratta di un francese e di un bosniaco, due ragazzi di 18 e 19 anni già noti alla polizia locale.

I sospettati sono attualmente in custodia e vi rimarranno fino al prossimo 10 dicembre, data in cui è fissata l’udienza a Lille: rischiano fino a sette anni di carcere. Ricordiamo che il furto era avvenuto nel parcheggio dell’Hotel Mercure di Lilla, dove i mezzi erano stati lasciati in seguito al trionfo degli azzurri nell’inseguimento a squadre. Si tratta di pezzi dal valore di circa 30.000 euro.

Filippo Ganna e compagni si erano laureati Campioni del Mondo sulle biciclette dorate, dopo che in estate avevano trionfato alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Come avevano precisato Fausto Pinarello, si tratti di pezzi unici e non utilizzabili o piazzabili sul mercato: “Come se si rubasse una F1: sarebbe il colpo del secolo, ma non si può usare“.

Foto: Lapresse

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