Ciclismo
Ciclismo, Joe Dombrowski: “Pogacar potrebbe vincere anche le classiche con il pavé”
Cambio di divisa per Joe Dombrowski al termine di questa stagione. Il corridore americano, vincitore di una tappa al Giro d’Italia di quest’anno, dopo due anni di contratto con la UAE Emirates passerà all’Astana Qazaqstan.
Intervistato da FloBikes ha voluto parlare del suo cambio di compagine: “Hanno mostrato interesse in me e ho pensato che sarebbe stata una bella opportunità. Ho deciso che volevo indossare l’azzurro l’anno prossimo. Quando ho parlato con altri corridori che sono stati nella squadra hanno sempre detto che era un bell’ambiente, una specie di squadra familiare. Sento che a volte può essere bello cambiare. Si possono ricavare cose nuove dall’essere in un nuovo ambiente e dal lavorare con nuove persone, e penso anche che probabilmente possa esercitare una nuova pressione. Può essere rigenerante in un certo senso”.
Poi si concentra sul suo capitano nella squadra emiratina, Tadej Pogacar: “Direi che forse è il miglior corridore del mondo in questo momento. Sì, ha vinto il Tour de France, il che è fantastico, e lo ha fatto due volte ora. Penso che finora abbia fatto tre Grandi Giri nella sua carriera e ne abbia vinti due. E ha vinto più tappe. Ma non può fare bene solo nei Grandi Giri, può ottenere risultati davvero ovunque. Ho quasi la sensazione che se corresse le classiche del pavé, potrebbe essere davanti anche lì. Non sembra proprio che ci sia qualcosa che non possa fare”.
Prosegue: “Un vantaggio per lui è che è molto calmo anche se è ancora così giovane. E possiamo immaginare che ci sia un’enorme quantità di pressione su di lui. Ma hai la sensazione che gli venga tutto molto naturale. Non spende molte energie mentali per fare quello che fa. A volte, quando i ragazzi hanno così tanto successo può diventare un peso sulle loro spalle, ma con la sua personalità non vedo questo. È come se fosse solo un ragazzo che si diverte là fuori in sella alla sua bicicletta. E poi ovviamente ha un grande talento. Credo che è da tanto tempo che non vedevamo un corridore come lui“.
Foto: Lapresse