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Ciclismo

Marco Saligari: “Ho un rammarico per Sonny Colbrelli. Gli italiani spesso vincono e spariscono”

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Nuovo appuntamento con Bike2U, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo del ciclismo. Gian Luca Giardini intervista Marco Saligari, ex ciclista professionista e attuale opinionista sulla RAI.

Con Saligari, Gian Luca ripercorre la stagione 2021 delle due ruote, evidenziando alcuni dei momenti più importanti nelle diverse competizioni che hanno caratterizzato il “post 2020”: “Il 2020 è stato molto strano – commenta – il ritorno alla pseudo normalità è stato la chiave di volta per tutti. Tutti hanno cominciato a correre ad agosto e c’è stata una forte concentrazione di grandissime corse e competizioni. Quest’anno, a parte il Tour Down Under, il resto si è svolto”.

Cominciamo con la Milano-Sanremo, ecco il punto di vista dell’ex corridore: Vince Jasper Stuyven, un ragazzo che in pochi conoscono, a questo livello nessuno si aspettava che vincesse, nemmeno lui. Quando si è presentato nella competizione, con corridori dal calibro di Wout Van Aert e Van Der Poel, sulla carta era battuto in partenza. Ma il ciclismo ci ha insegnato che spesso quello scritto sulla carta non è ciò che viene confermato dai risultati”.

Passiamo alla Parigi – Roubaix, l’impresa sotto fango, freddo e pioggia di Sonny Colbrelli:Una gara che a differenza del solito è arrivata in ottobre, dove pioggia e freddo pesano di più del solito mese di aprile. Sonny quest’anno ha avuto una stagione di grazia, e in giornate come quelle della Roubaix è un corridore che può essere molto pericoloso. Può considerarsi vicino alla consacrazione? Sinceramente lo aspetto alla riconferma – continua – Spesso i corridori italiani centrano i successi e poi però ‘spariscono’ a differenza di altri grandi che invece vincono le gare e l’anno seguente vincono le gare ottenendo grandi risultati. Spero che valga anche per Sonny, autore di qualcosa di straordinario. L’unico rammarico è che, per il secondo anno consecutivo, come successo prima a Giacomo Nizzolo, non vedremo la maglia tricolore in gruppo”.

Per quanto riguarda il Giro d’Italia, Saligari commenta così la prestazione di Bernal: “Egan ha vinto il Giro, è un corridore importante, anche se lui avrebbe voluto essere schierato al Tour de France e sappiamo che il team Ineos Grenadiers ha più problemi di eccesso di corridori che di difetto. Io personalmente avrei puntato su di lui per il Tour”.

Dulcis, ma quasi in fundo, l’Olimpiade: “E’ stata ottima per l’Italia e con risultati anche inaspettati. Certo, meglio in pista che in strada, in quel caso c’è stata un po’ di delusione. Con l’Olimpiade ad agosto e il Tour a cavallo del mese di agosto ci sono state delle sorprese: ha vinto Carapaz, ma il più forte è stato sicuramente Van Aert. Si erano accorti che era in una grande giornata, e hanno fatto di tutto per metterlo nei guai”. Il resto, nella video intervista integrale che vi proponiamo di seguito.

LA VIDEO INTERVISTA A MARCO SALIGARI

Foto: Lapresse

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