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Coppa Davis 2021, come cambia l’Italia senza Berrettini. Sinner n.1, l’importanza di Sonego, un doppista puro

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Già da alcuni giorni si avanzavano delle ipotesi relativamente alla formazione che Filippo Volandri potrà schierare nelle Finali di Coppa Davis, previste dal 25 novembre al 5 dicembre.

Ebbene, purtroppo, la compagine italiana ha perso il suo riferimento principale. Matteo Berrettini è stato costretto a dare forfait. L’infortunio subito nel corso del match d’esordio alle ATP Finals di Torino, opposto al tedesco Alexander Zverev, ha avuto delle conseguenze negative anche sulla competizione a squadre nazionali.

Berrettini, dunque, non ci sarà e Volandri ha già fatto la sua scelta: convocare Simone Bolelli. Perché questa decisione? Il capitano non giocatore italiano confida nelle grandi qualità da doppista del 36enne nativo di Bologna. Un Bolelli che, per questo, potrebbe risultare decisivo, sfruttando l’ottimo feeling con Fabio Fognini e ricordando quanto fatto dai due nel 2015 agli Australian Open (vittoria finale), senza dimenticare anche la partecipazione al Master di fine anno in doppio, in cui ottennero la prima vittoria italiana della storia in un singolo match della rassegna. Da sottolineare che l’emiliano in questo 2021 si è ben disimpegnato in coppia con l’argentino Máximo González, raggiungendo in doppio le semifinali del torneo di Wimbledon.

Mancando quindi il singolarista principale, Jannik Sinner avrà i gradi del numero uno e si troverà a confrontarsi con rivali di altissimo profilo in prospettiva come Novak Djokovic (Serbia) e Daniil Medvedev (Russia) contro cui ha giocato e perso ieri nel Master. Tuttavia, quanto fatto a Torino può confortare perché l’altoatesino ha messo in mostra dei miglioramenti del proprio gioco, che hanno reso la sfida con Medvedev appassionante e decisa solo al tie-break del terzo set.

Nel ruolo di numero 2 il candidato potrebbe essere Lorenzo Sonego. Il torinese, ancor più di Fognini, potrebbe far bene essendo il classico tennista che in contesti emotivamente caldi sa esaltarsi, basti pensare a quanto accaduto al Foro Italico di Roma dove Lorenzo seppe spingersi fino alle semifinali, battendo giocatori del calibro di Dominic Thiem e di Andrey Rublev. E’ chiaro che il fattore discriminante sarà la condizione fisica, ma Volandri non potrà non considerare anche questa variabile.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer

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