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Coppa Davis 2021, i convocati dell’Italia. Jannik Sinner il faro, rebus doppio e secondo singolarista
Nell’abbastanza rilevante quadro dei cambiamenti relativi ai nomi che giocheranno nelle Finals di Coppa Davis 2021 (ex 2020) si è inserita anche l’Italia. L’assenza di Matteo Berrettini, obbligata in virtù dell’infortunio patito al debutto nelle ATP Finals di Torino contro il tedesco Alexander Zverev (anche lui assente, ma per conclamato odio verso il format), ha costretto Filippo Volandri a cambiare i piani. Andiamo perciò a vedere come è ora composto il quintetto tricolore.
JANNIK SINNER
Numero 2 d’Italia, 10 del mondo in singolare, bisognerebbe ormai smettere di chiamarlo promessa. Si tratta di una realtà attiva del tennis mondiale, cosa che alle Finals ha dimostrato entrando da riserva, schiantando il polacco Hubert Hurkacz e rischiando di battere il russo Daniil Medvedev (non c’era più in palio la semifinale, ma 200 punti ATP sì, e quelli fanno comodo ad entrambi). Quattro tornei vinti nel 2021 (Melbourne Great Ocean Road, Sofia e Anversa a livello 250, Washington a livello 500), una finale 1000 (Miami), due ottavi Slam (Roland Garros e US Open), quest’anno ha battuto tre top ten: il russo Andrey Rublev a Barcellona (quarti), il norvegese Casper Ruud a Vienna (quarti) e Hurkacz alle Finals (girone). Sebbene la superficie tra ATP Finals e Davis cambi (sarà un po’ più lenta quella che vedremo dal 25 in poi, con debutto italiano il 26), non dovrebbe cambiare granché per il ventenne altoatesino, che parte favorito in qualsiasi singolare al Pala Alpitour, USA o Colombia che sia.
LORENZO SONEGO
Numero 3 d’Italia, 27 del mondo in singolare, è il vero e proprio padrone di casa, visto che si gioca nella sua Torino. Viene dal miglior anno della sua carriera, in cui ha saputo fare risultati un po’ ovunque, anche oltre la sua amata terra. Ne sono un esempio la finale ad Eastbourne e gli ottavi a Wimbledon, suo miglior risultato Slam del 2021. Vincitore a Cagliari, semifinalista al Foro Italico di Roma, ha sconfitto nel 2021 due top ten, l’austriaco Dominic Thiem e Rublev, entrambi agli Internazionali d’Italia, e ha dato fastidio a diversi altri (Tsitsipas e Djokovic). Di fatto in corsa per il secondo posto in singolare, per il quale ci sarà da scegliere tra lui e Fognini, appena metterà piede in campo firmerà il suo esordio in Coppa Davis, dal momento che prima del 2020 era stato chiamato due volte senza, però, disputare incontri.
FABIO FOGNINI
Numero 4 d’Italia, 37 del mondo in singolare, ha vissuto una stagione da più bassi che alti. Recentemente allietato dalla nascita della terza figlia, Flaminia, nel 2021 non ha aggiornato il conto dei top ten battuti. Migliori risultati gli ottavi agli Australian Open e i quarti a Montecarlo, in un’annata che però è stata priva di veri acuti rispetto al passato. La Davis è il suo terreno di caccia naturale, e lo è stato ancora di più negli anni in cui si giocava 3 set su 5; una delle vittorie più importanti della carriera l’ha ottenuta nel 2014, battendo Andy Murray nel terzo singolare del quarto di finale contro la Gran Bretagna. Vanta un record di 23-9 in singolare e 9-6 in doppio, specialità nella quale può essere schierato un po’ con tutti, anche se con Bolelli ha vinto uno Slam, gli Australian Open 2015.
LORENZO MUSETTI
Numero 5 d’Italia, 59 del mondo in singolare, il diciannovenne di Carrara ha vissuto letteralmente due parti diverse dell’anno, da gennaio a giugno con la crescita e da luglio a novembre con i problemi umani che si sono ripercossi sui risultati tennistici. Uno il top ten battuto nel 2021, e cioè l’argentino Diego Schwartzman al primo turno dell’ATP 500 di Acapulco, dove ha raggiunto la semifinale al pari del 250 di Lione. Di rilievo anche il terzo turno a Miami, ma soprattutto gli ottavi di finale al Roland Garros, dove per due ore e un quarto ha fatto tremare Novak Djokovic togliendogli i primi due set. Come detto, nella seconda metà della stagione non si è più ripetuto a quei livelli, anche se una ripresa si è vista nell’ultima fase della parte indoor dell’annata. Difficilmente verrà schierato, questo è chiarissimo, ma potrà vivere per la prima volta l’esperienza del gruppo Davis, in attesa di anni nei quali lo si attende protagonista.
SIMONE BOLELLI
Numero 1 d’Italia in doppio, 26 del mondo di specialità, inizialmente non doveva far parte della spedizione, ma è stato chiamato per sostituire Matteo Berrettini. Offre una carta in più, dal momento che è un habitué del doppio, dove ha vinto uno Slam (Australian Open 2015), ha raggiunto le ATP Finals in un’occasione e anche quest’anno, insieme all’argentino Maximo Gonzalez, è andato molto vicino a centrare quest’obiettivo. Per lui la Davis è stata tante cose, dai problemi (grossi) con la FIT del 2008 al rientro, fino al record, che in doppio è di 13-7. Tendenzialmente sarebbe Fognini il suo compagno ideale, vista anche la lunga esperienza insieme, ma è chiaro che altre opzioni sono possibili.
Foto: LaPresse