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Coppa Davis 2021, Matteo Berrettini rinuncia: “Giorni dolorosi e deludenti, il mio 2021 finisce qui”
Si era in attesa di una decisione da parte di Matteo Berrettini relativamente alla partecipazione delle Finali di Coppa Davis, che prenderanno il via il 25 novembre e termineranno il 5 dicembre.
Ebbene, il tennista romano ha deciso di rinunciare alla competizione a squadre. Il problema fisico che Matteo ha avuto nel corso del primo incontro delle ATP Finals di Torino, opposto al tedesco Alexander Zverev, non gli ha permesso di continuare l’avventura del Master di fine anno e nello stesso tempo non gli consentirà di dare un importante contributo alla causa azzurra.
“Quello che sto per scrivere è l’ultima cosa che avrei voluto comunicare per concludere la miglior stagione della mia carriera. È stato un anno fantastico, pieno di emozioni, vittorie, sconfitte dolorose e purtroppo infortuni. Proprio questi ultimi sono la ragione per la quale non potrò partecipare alla coppa Davis di quest’anno. È inutile dirvi quanto per me questi ultimi giorni siano stati dolorosi e deludenti, tra tutti gli scenari possibili questo sicuramente è quello più difficile da digerire. Mi fermo, si, ma solo per ripartire più forte e per regalare a me stesso e a tutti voi vittorie ed emozioni ancora più grandi. La nostra squadra è una delle più forti mai schierate e sono sicuro che porterà molto in alto i colori della nostra bandiera. Il mio 2021 finisce con tanti rammarichi ma guardandomi indietro non posso che essere orgoglioso del cammino che ho fatto, quindi grazie a tutti Voi, al mio Team e alla mia Famiglia, per il supporto, il tifo e per le innumerevoli parole che avete speso per complimentarmi o come negli ultimi giorni, per tirarmi su“, il post sui social di Berrettini.
IL POST INSTAGRAM DI MATTEO BERRETTINI
A questo punto vedremo le scelte del capitano non giocatore Filippo Volandri che dovrà puntare su un nuovo singolarista. L’ipotesi è quella di Lorenzo Sonego, mentre per il doppio potrebbe tornare in auge Simone Bolelli. Non resta che attendere.
Foto: LaPresse