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DAZN non vieterà l’accesso a due dispositivi in contemporanea: il comunicato ufficiale

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Nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso“. Questo è quanto ha comunicato ufficialmente DAZN, precisando la propria posizione riguardo alle voci inerenti al possibile stop alla visione in contemporanea su due device con un singolo abbonamento.

Nella nota si legge: “Auspichiamo che l’attenzione sollevata dalle indiscrezioni circolate, porti ad una riflessione seria e concreta sul tema degli abusi contrattuali e della pirateria, aspetti che riguardano tutto il mondo delle Ott e non solo Dazn. Il nostro impegno continuerà ad essere costante e, come sempre, siamo pronti a lavorare insieme a istituzioni, autorità e con tutte le parti coinvolte e interessate. Approfondiremo questo discorso nel corso dell’incontro di martedì 16 novembre con il Ministro Giorgetti durante il quale illustreremo anche le proposte di rimodulazione e ampliamento delle nostre offerte con l’obiettivo di mettere al centro i consumatori“.

Ricordiamo quello che era successo nei giorni scorsi. Il Sole 24 Ore aveva pubblicato un’indiscrezione secondo cui DAZN avrebbe vietato la concurrency, ovvero la possibilità di vedere lo stesso evento da parte di due persone collegate allo stesso abbonamento e lontane tra loro. DAZN avrebbe pensato di mettere fine alla possibilità di concedere a due utenze collegate allo stesso abbonamento di accedere ai contenuti contemporaneamente da due device che si trovano a distanza l’uno dall’altro (il discorso non vale dunque all’interno della stessa casa/abitazione/ufficio, ovvero nel caso di utenze collegate alla medesima rete fissa).

Tutto era legato a un traffico illegale di abbonamenti. La concurrency ha infatti dato vita sulla rete a piattaforme di distribuzione che permettono di condividere con utenti interessati il proprio abbonamento sfruttando la modalità dell’abbonamento “in famiglia”. L’obiettivo è anche quello di aumentare il numero di abbonamenti perché, sempre secondo Il Sole 24 Ore (numeri ufficiali non sono stati ancora forniti), si sarebbe attorno a quota 1,2 milioni (sotto le aspettative). Si sarebbe riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti della “doppia utenza contemporanea”.

Foto: Lapresse

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