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F1, GP Messico 2021: numeri, statistiche, curiosità. Hamilton e Verstappen saranno entrambi vittime della maledizione del tris?

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Il Mondiale di F1 torna in azione in un altro contesto da cui era assente da prima della pandemia di Covid-19. Domenica 7 novembre andrà infatti in scena la 21ma edizione del Gran Premio del Messico, gara che nel corso della sua storia ha vissuto tre differenti stint.

L’autodromo Magdalena Mixhuca, definito la “Monza messicana”, in quanto edificato all’interno di un parco, ospita un GP fuori campionato nel 1962 durante il quale trova la morte il giovanissimo e talentuoso pilota di casa Ricardo Rodriguez. La prima edizione iridata si disputa nel 1963 e l’appuntamento viene collocato a fine stagione, risultando talvolta decisivo per l’assegnazione del Mondiale, come avvenuto nel 1964 e nel 1968. L’evento diventa popolarissimo grazie a Pedro Rodriguez, fratello maggiore di Ricardo, che si guadagna grande fama a partire dalla seconda metà degli anni ’60. Non a caso, il GP del Messico attira folle oceaniche difficili da gestire, come nell’edizione 1970, seguita in loco da circa 200.000 persone e caratterizzata da un’autentica invasione di pista nel giro finale, quando la gara è ancora in corso!

Tali problematiche, unite alla morte di Pedro Rodriguez, avvenuta nell’estate del 1971, portano alla cancellazione dell’evento. Il Gran Premio rinasce a metà anni ’80 nello stesso autodromo, ora intitolato proprio ai fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez, dopo una serie di interventi di ammodernamento. Si corre dal 1986 al 1992, ma l’impianto non è comunque all’altezza degli standard richiesti dalla F1. La gara esce nuovamente dal calendario, rientrandovi solo nel 2015 grazie all’interesse generato dalla presenza di Sergio Perez e, soprattutto, di forti investimenti privati che ristrutturano ulteriormente il tracciato e le strutture di supporto.

VITTORIE
In Messico non c’è nessun serial winner, poiché le 20 edizioni sono state conquistate da quindici piloti diversi. Fra di essi, cinque sono stati capaci di ripetersi. Si tratta di Jim Clark (1963, 1967), Alain Prost (1988, 1990), Nigel Mansell (1987, 1992), Max Verstappen (2017, 2018) e Lewis Hamilton (2016, 2019). Dunque l’olandese ed il britannico avranno l’opportunità di diventare il primo uomo a imporsi per 3 volte. C’è anche un pilota italiano tra i vincitori del GP del Messico. Parliamo di Riccardo Patrese, il quale ha dominato la scena nel 1991. Sul fronte dei team, la situazione è la medesima, poiché non esiste una squadra in grado di spiccare su tutte le altre! Lotus, McLaren, Williams e Mercedes hanno tutte vinto 3 volte. Dal canto loro Ferrari e Red Bull sono passate per prime sotto la bandiera a scacchi in un paio di occasioni.

POLE POSITION
Guardando alle pole position, si nota come questa graduatoria sia capeggiata da Jim Clark, capace di ottenere 4 partenze davanti a tutti, di cui tre consecutive (1963, 1964, 1965, 1967). Nell’era contemporanea, nessuno è ancora risultato il migliore in qualifica in più di un’occasione. Abbiamo, infatti, ben quattro piloti in attività ad essere scattati dalla prima casella. Lewis Hamilton (2016), Sebastian Vettel (2017), Daniel Ricciardo (2018) e Charles Leclerc (2019). C’è anche una pole position italiana in Messico. L’ha firmata Riccardo Patrese nel 1991. Guardando alle squadre, la classifica è capitanata dalla Lotus con 6 (alle quattro di Clark si aggiungono anche quelle di Jo Siffert nel 1968 e Ayrton Senna nel 1986). Tra i costruttori attualmente impegnati in F1, vantano almeno una pole position nel GP di Messico Ferrari (3), Williams (3), McLaren (3), Mercedes (2) e Red Bull (1).

PODI
Sul fronte dei podi, abbiamo l’ennesimo ex aequo di massa, poiché ben cinque piloti si sono classificati per 4 volte nella top-three, senza che nessuno si sia ancora issato a quota 5. Il quintetto è composto da Jack Brabham, Danny Hulme, Ayrton Senna, Riccardo Patrese e Nigel Mansell. Come se non bastasse, nei prossimi giorni Lewis Hamilton e Valtteri Bottas potrebbero aggiungersi alla compagnia, poiché attualmente stazionano a 3 e sono tra i sei uomini in attività ad aver già chiuso tra i primi tre a Mexico City.
3 (2-1-0) – HAMILTON Lewis [GBR]
3 (0-1-2) – BOTTAS Valtteri [FIN]
3 (0-0-1) – RICCIARDO Daniel [AUS]
2 (2-0-0) – VERSTAPPEN Max [NED]
2 (0-2-0) – VETTEL Sebastian [GER]
2 (0-0-2) – RÄIKKÖNEN Kimi [FIN]

PILLOLE
Alain Prost è l’unico pilota ad aver vinto con due squadre diverse. Il francese si è imposto con la McLaren nel 1988 e con la Ferrari nel 1990.
– Nel 1965 il Gran Premio del Messico regalò la prima vittoria di sempre alla Honda come costruttore. La Casa giapponese primeggiò grazie a Richie Ginther.
– In 9 occasioni (45,0%) il vincitore è partito dalla pole position.
– Curiosamente questa percentuale si abbassa se guardiamo all’era turbo-ibrida (40,0%).
– In 13 occasioni (65,0%) il vincitore è partito dalla prima fila.
– In questo caso la percentuale si alza se si guarda all’era turbo-ibrida (80,0%).
– L’unico pilota capace di vincere il GP del Messico senza scattare dalle prime quattro posizioni è stato Alain Prost, che nel 1990 trionfò partendo addirittura dalla 13ma casella.

Foto: La Presse

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