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F1, Hermann Tilke sul circuito di Jeddah: “Non basterà avere un grande motore, Red Bull potrebbe andare forte”

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No, non è solo questione di motore. A pronunciarsi così è stato Hermann Tilke in una conversazione a Sport1, nel corso delle quale il noto architetto tedesco (dalla cui mente sono nati tanti dei tracciati della F1 moderna) ha descritto le peculiarità della pista di Jeddah, teatro della prossima sfida del Mondiale 2021 in programma nel weekend del 3-5 dicembre.

A detta di Tilke, infatti, la condizione necessaria e sufficiente per andare forte nel prossimo round iridato non sarà legata esclusivamente al motore, ma anche al modo in cui le singole vetture sapranno affrontare i curvoni veloci presenti: “Non parliamo di un tracciato tutto dritto. Certo, avere un motore è un’ottima base di partenza, ma su questo layout vi sono anche alcune curve veloci che potrebbero essere gradite alla Red Bull“.

Una speranza per la scuderia di Milton Keynes? Chi può dirlo. L’architetto teutonico ha poi precisato: “Stiamo parlando di un circuito cittadino, con muretti abbastanza vicini, pertanto anche questo aspetto non potrà essere sottovalutato dai piloti“. Il pensiero di Tilke si riferisce a una constatazione evidente: un minimo errore potrebbe costar caro, un po’ come a Montecarlo.

Ne sapremo sicuramente di più nel prossimo fine-settimana, pronti a gustarci l’eterna sfida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, con i due eterni rivali separati da otto punti in classifica in favore del neerlandese.

Foto: LaPresse

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