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F1, Mattia Binotto: “Questa Ferrari arriva dal progetto 2020 che non era perfetto. Stiamo crescendo”

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La Ferrari conclude con un quinto ed un sesto posto il proprio Gran Premio del Brasile, diciannovesimo e quartultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2021. Sul tracciato di Interlagos, Charles Leclerc ha preceduto Carlos Sainz nel duello interno, al termine di una prova che regala punti importanti alla scuderia di Maranello che ormai allunga in maniera importante nei confronti della McLaren.

“Sicuramente abbiamo messo in cascina un risultato importante e ora abbiamo 31.5 lunghezze di vantaggio sul team inglese per il terzo posto – spiega da Maranello ai microfoni di Sky Sport – Non c’è mai stato un margine così ampio, né da una parte, né dall’altra, tra di noi in questa annata, per cui bene così. Ora ci attendono tre gare che, sostanzialmente, saranno altrettante incognite, noi ovviamente proveremo a rimanere davanti. Siamo cresciuti parecchio, le prestazioni ci danno fiducia, come l’affidabilità”. 

Risultati che spiegano bene il percorso intrapreso verso il 2022? “Sappiamo che la vettura in questo momento ha questo valore, non possiamo ancora lottare con i primi, ma la macchina è migliorata, non dimentichiamoci che arrivava dal progetto del 2020 che non era perfetto. Stiamo lavorando tanto ma i passi in avanti si vedono su molte cose, anche pensando ai piloti, alle strategie ed ai pit-stop. Charles e Carlos oggi sono stati impeccabili, hanno lottato anche tra di loro ma sapendo cosa fare, quindi hanno gestito bene la gara con un bel ritmo”. 

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Oggi si è visto un Hamilton spaziale con la sua W12, merito del cambio di motore? “Non penso sia solo per quello, ma in questa epoca è determinante come una vettura si adatta ad una pista oppure ad un’altra. In Messico era andata chiaramente meglio la Red Bull, qui la Mercedes, e lo si è visto dal terzo posto di Valtteri Bottas”. 

Foto: Lapresse

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