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Formula 1
F1, Mattia Binotto: “Mi sento a mio agio come leader. Sono il direttore d’orchestra della Ferrari”
Mattia Binotto è rimasto a Maranello e non sta prendendo parte al GP del Messico 2021, tappa del Mondiale F1 in scena nel weekend. Il team principal della Ferrari ha deciso di restare in Italia per seguire da vicino il lavoro dei suoi uomini, i quali stanno lavorando alacremente per mettere a punto la monoposto per il prossimo anno. Il Cavallino Rampante punta chiaramente a una repentina risalita e vuole tornare alla vittoria dopo due stagioni avare di soddisfazioni. Nel corso di questa annata agonistica si sono intravisti dei passi importanti in avanti, ma il gap nei confronti di Mercedes e Red Bull è ancora considerevole.
La speranza è che il 2022 possa regalare soddisfazioni alla Rossa, con l’auspicio che Charles Leclerc e Carlos Sainz possano lottare per il titolo iridato. Mattia Binotto ha rilasciato un’intervista al magazine People, soffermandosi proprio sul suo ruolo di guida all’interno della Scuderia: “Se mi vedo come un leader? Penso di sì. Sin da quando ero molto giovane, anche quando giocavo a calcio, ero il capitano della squadra. Quello del leader è stato dunque un ruolo che ho sempre rivestito sentendomi a mio agio”.
Mattia Binotto ha poi proseguito: “Non credo che fossi un gran giocatore e non credo di essere un buon ingegnere, penso però di poter supportare la Ferrari dal punto di vista della leadership. Credo che il paragone più appropriato sia quello del direttore d’orchestra. Non sono io a suonare ogni singolo strumento, ma sono colui il quale dà le opportunità a tutti di esprimere al massimo le loro potenzialità, non come singoli, ma come squadra”.
Foto: Antonin Vincent – LPS