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Formula 1

F1, Mercedes rinata con il nuovo motore. Un all-in che ha pagato e che ora mette in seria difficoltà la Red Bull

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Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. La Mercedes va via da Interlagos (Brasile) con un sorriso e un ghigno di grinta. Sì perché il fine-settimana del quartultimo appuntamento del Mondiale di F1 per la scuderia di Brackley è stato ricco di imprevisti. La doppia penalità comminata a Lewis Hamilton (cinque posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del motore endotermico e la squalifica per ala mobile irregolare) avrebbe stroncato anche un toro.

Lewis però un è un pilota speciale e nel giro di due giorni ha rimontato qualcosa come 25 posizioni: nella Sprint Race, partito ultimo per la squalifica citata, ha concluso quinto; in gara, dalla decima posizione, è riuscito a imporsi e a mettersi dietro Max Verstappen. Conclusione: -14 dalla vetta occupata dal neerlandese in classifica generale.

Al di là della prestazione superba di Hamilton che merita tutte le lodi del caso, è altrettanto chiaro che dal punto di vista tecnico la Mercedes in questa sede sia stata superiore. Le velocità di punta raggiunte dal motore soprattutto di Lewis, che ha potuto contare su un’unita ‘fresca’, sono state impressionanti, consentendo al britannico di azzardare manovre e di dar libero sfogo a tutto il suo talento.

Ecco quindi che l’all-in delle Frecce Nere ha pagato e potrebbe tramutarsi in un campanello d’allarme per Max che guarda al prossimo appuntamento in Qatar con un preoccupazione. Come ammesso dal neerlandese, in Brasile ha dovuto un po’ correre sulla difensiva e non fosse stato per le varie penalità la Mercedes aveva guadagnato molti più punti di quanto ha fatto.

Da capire quale potrà essere l’adattamento delle due primattrici della stagione a Losail (Qatar), su una pista da valutare nella sua interezza.

Foto: Vincent – LPS

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