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Formula 1
F1, nel 2026 vedremo RedBull-Porsche e McLaren-Audi? Volkswagen decide sul futuro entro il 15 dicembre
Nelle prossime settimane verrà determinata una buona fetta del futuro a lungo termine della F1. Infatti il gruppo Volkswagen si è posto il 15 dicembre 2021 come termine ultimo per decidere se e come fare il proprio ingresso nel Circus a partire dal 2026. Al momento la gamma di opzioni è la più disparata, perché si passa dalla possibilità di non imbarcarsi nell’avventura, all’ipotesi di impegnarsi addirittura con due marchi diversi, ovvero Audi e Porsche.
Secondo le ultime indiscrezioni riportate dal sito tedesco automotorundsport.com, le dirigenze di tutte le aziende coinvolte sarebbero propense a effettuare il “grande passo”. Per Porsche si tratterebbe in realtà di un ritorno, dopo una serie di presenze più o meno vincenti nel corso del tempo, per Audi invece sarebbe una novità assoluta. La “casa madre” Volkswagen benedirebbe l’operazione, perché verrebbe ritenuta un ottimo affare, soprattutto se l’impegno dovesse essere esclusivamente come motoristi.
Proprio in tal senso si starebbe muovendo Porsche, che guarda con grande interesse alla Red Bull. In vista del ritiro della Honda dalla F1, la scuderia di Milton Keynes ha iniziato a costruire la “powertrains division”, allo scopo di poter sviluppare in autonomia la propria power unit nei prossimi anni. Ecco perché Porsche sarebbe particolarmente attratta dal “Drink Team”, in quanto consentirebbe di entrare in F1 dalla “porta principale” e per di più con delle strutture già pronte. L’idea non dispiacerebbe neppure a Red Bull, poiché in una prospettiva a lungo termine potrebbe ammortizzare più facilmente i costi della creazione di powertrains division.
Cionondimeno, bisognerebbe definire con certezza i dettagli dell’operazione. Mercedes, Ferrari e Renault non sarebbero certo felici di vedere le due aziende muoversi in parallelo dal 2022 al 2025. Se, infatti, Red Bull dovesse lavorare sulle proprie power unit e Porsche fare altrettanto di concerto, condividendo conoscenze e sviluppi, salvo poi unirsi ufficialmente dal 2026, il “motore del dopodomani” del gruppo VW potrebbe godere del doppio dello sviluppo rispetto alla concorrenza diretta, il che rappresenterebbe un ovvio vantaggio iniquo.
In tutto questo, Audi avrebbe intenzione di perseguire una strada differente, ovvero quella di entrare nella proprietà di un team già esistente (se non addirittura acquistarlo per intero), allo scopo di mettere un piede in F1 anche come costruttore. In tal senso, automotorundsport.com riporta indiscrezioni che vorrebbero la Casa dei quattro anelli fortemente interessata alla McLaren. Il team di Woking, però, non sarebbe interessato a un cambiamento di assetto societario. Dopotutto, solo lo scorso anno, il fondo d’investimento americano MSP Sports Capital ha acquistato il 15% della squadra e pianifica di salire al 33% della quota nel 2022. Nel qual caso, Audi potrebbe volgere lo sguardo altrove? Per esempio, Sauber è stata sull’orlo della cessione proprio poche settimane fa.
Insomma, c’è un’aria frizzante in Formula Uno, perché da qui a un mese si potrebbe avere la certezza dell’ingresso di un colosso come il Gruppo Volkswagen, peraltro con due marchi differenti, che non lavorerebbero in simbiosi, bensì in maniera separata. Resta da capire se, davvero, l’ambizioso e complesso progetto diventerà realtà.
Foto: La Presse