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Formula 1

F1, perché la lotta furibonda tra Red Bull e Mercedes sta favorendo…la Ferrari!

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Fra i due litiganti, il terzo gode” recita un famoso proverbio. Questo perché fra due soggetti in lite, spesso c’è chi approfitta della distrazione o della debolezza generata dal conflitto allo scopo di trarne un vantaggio. È esattamente ciò che la Ferrari spera di fare in vista del 2022. La Scuderia di Maranello non è ancora in grado di lottare per il Mondiale, ma l’obiettivo è quello di riuscirci già dal prossimo anno. Tale proposito può essere favorito dal furibondo duello ingaggiato tra Red Bull e Mercedes per la conquista del titolo iridato 2021.

La RB16B e la F1 W12 si stanno dimostrando più o meno allo stesso livello. Su alcune piste è la creatura di Adrian Newey e Pierre Waché a essere più performante, mentre altrove è maggiormente incisiva la monoposto concepita da James Allison e John Owen. Il risultato di tale gioco di equilibri è rappresentato dalle attuali classifiche generali. Max Verstappen comanda il Mondiale piloti con 12 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, ma nella graduatoria costruttori è la Mercedes a menare le danze con 23 lunghezze di margine sulla Red Bull.

Di certo c’è che nessuno vuole mollare l’osso. A Brackley non hanno alcuna intenzione di perdere il monopolio instaurato nell’era turbo-ibrida, allungando una striscia vincente iniziata nel 2014, soprattutto alla vigilia di un’annata agonistica che, alla luce della rivoluzione tecnica annunciata per il 2022, è priva di qualsiasi garanzia in ottica futura. Peraltro non è detto che Hamilton abbia altre opportunità di laurearsi Campione. Il britannico ha 36 anni e si trova a fronteggiare una muta di rivali molto più giovani di lui. La parabola agonistica arriva per tutti e quella dell’inglese è destinata a imboccare la fase discendente nel prossimo futuro, a differenza di quella dei vari Charels Leclerc, George Russell e Lando Norris (per citare tre nomi non a caso).

A proposito di giovani rampanti, Max Verstappen di anni ne ha solo 24, ma corre in Formula Uno da quando ne ha 17. L’olandese è quindi molto più esperto rispetto alla sua età e si sarebbe anche stufato di veder vincere gli altri. Considerando come non ci sono sicurezze sul 2022, arpionare un Mondiale quest’anno permetterebbe di vivere più serenamente il prossimo futuro, evitando il rischio che l’attesa iridata si prolunghi ulteriormente. Inoltre a Milton Keynes digiunano dal 2013 e i piazzamenti, alla lunga, stancano. Quindi quelli del 2021 sono titoli fortemente bramati da tutti i contendenti, seppur per ragioni diverse.

Mercedes e Red Bull, di conseguenza, si stanno scornando spremendo al massimo i propri mezzi meccanici. Non tanto sull’aerodinamica, ormai giunta al limite dello sviluppo, quanto sulle power unit. In ogni caso, entrambi i team stanno utilizzando una buona dose di risorse per primeggiare quest’anno, dovendo giocoforza concentrare una parte delle proprie attenzioni sulla contesa attualmente in corso, senza potersi focalizzare al 100% sul 2022. Al contrario, la Ferrari (e la McLaren…) possono lavorare pensando esclusivamente al prossimo anno. Difatti sulla SF21 stanno già comparendo soluzioni pensate per la prossima stagione, poiché c’è la grande opportunità di usare la parte conclusiva del 2021 come una serie di test in pista aggiunti in vista del 2022.

L’ipotesi di sfruttare la bagarre iridata per trarre un vantaggio non è poi così peregrina. Nel 2009, in occasione di una rivoluzione tecnica, Ferrari e McLaren si ritrovarono a centro gruppo dopo essersi massacrate per la conquista del Mondiale 2008. Al di là della meteora Brawn GP, il team di Maranello e quello di Woking si videro seminate dalla Red Bull, che visse il proprio ciclo vincente assieme a Sebastian Vettel. Inoltre nel 2014, sempre in concomitanza di un altro stravolgimento di regole, Mercedes prese il sopravvento a discapito di Red Bull e Ferrari, fattesi la guerra a suon di aggiornamenti per due anni. Chissà che stavolta non sia Maranello a trovarsi dalla parte giusta del corso degli eventi…

Joao Filipe – LPS

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