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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, il percorso e le 21 tappe. Presenti Mortirolo e Marmolada, due cronometro brevi

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È stato, a mano a mano, tolto definitivamente il velo sul Giro d’Italia 2022. Svelato il percorso per la Corsa Rosa che scatterà il prossimo 6 maggio. Andiamo a scoprire nel dettaglio le ventuno tappe con tutte le difficoltà.

PRIMA TAPPA (venerdì 6 maggio): Budapest-Visegrad, 195 km (**)

Subito una prima frazione tutt’altro che banale per assegnare il simbolo del primato. Tanta pianura in terra magiara, però l’arrivo sarà entusiasmante: la salita conclusiva presenta infatti circa cinque chilometri al 5% di pendenza media, dove ci sarà sicuramente battaglia.

SECONDA TAPPA (sabato 7 maggio): Budapest, Budapest, 9,2 km di cronometro individuale (***)

Due anni fa questa sarebbe stata la tappa inaugurale, poi ovviamente con il Covid è cambiato tutto. Otto chilometri completamente pianeggianti, poi occhio allo strappo finale, breve, ma che presenta punte anche al 14% di pendenza.

TERZA TAPPA (domenica 8 maggio): Kaposvar-Balatonfuered, 201 km (*)

Spazio finalmente per i velocisti nella terza frazione. Tanta, tantissima pianura in attesa della volata conclusiva. L’unica difficoltà, il GPM di Tihany, non può intimorire le ruote veloci.

GIORNO DI RIPOSO 1 (lunedì 9 maggio)

QUARTA TAPPA (martedì 10 maggio): Avola-Etna, 166 km (****)

Dall’Ungheria alla Sicilia, subito con una frazione che può fungere da spartiacque per la Corsa Rosa. Primo vero arrivo in salita, si sale verso l’Etna, dopo una prima gara comunque molto mossa. Si arriva sul Rifugio Sapienza: ascesa lunghissima, di oltre 25 chilometri, con pendenza media del 5%, ma intervallata da una breve discesa.

QUINTA TAPPA (mercoledì 11 maggio): Catania-Messina, 172 km (**)

La salita di Portella Mandrazzi è tutt’altro che banale, ma è posta molto lontana dal traguardo. C’è tutto lo spazio per i velocisti per recuperare ed organizzare la seconda volata di questo Giro, visto che sul finale non ci saranno insidie.

SESTA TAPPA (giovedì 12 maggio): Palmi-Scalea, 192 km (**)

Ci si sposta in Calabria con un’altra probabile volata: anche in questa sesta frazione salite da affrontare nella prima parte di gara, con saliscendi verso Vibo Valentia, per poi ritrovare tantissima pianura verso il traguardo.

SETTIMA TAPPA (venerdì 13 maggio): Diamante-Potenza, 198 km (****)

Una delle tappe miste più interessanti in programma. Non c’è praticamente un metro di pianura. Saliscendi continui per 4490 metri di dislivello totali. Da affrontare Passo Colla, Monte Sirino, Monte Scuro e La Sellata prima dello strappo a Potenza Centro che porterà verso il traguardo.

OTTAVA TAPPA (sabato 14 maggio): Napoli-Napoli, 149 km (**)

Frazione molto interessante quella partenopea. C’è un circuito di 19 km tra Bacoli e Monte Procida da percorrere cinque volte. Difficile che il gruppo possa essere compatto all’arrivo.

NONA TAPPA (domenica 15 maggio): Isernia-Blockhaus, 187 km (*****)

Secondo arrivo in salita della Corsa Rosa. Sarà sicuramente una svolta: prima le ascese a Roccaraso e Passo Lanciano, già due GPM durissimi. Poi la saslita conclusiva al Blockhaus: 13,6 km all’8,4% di pendenza media.

GIORNO DI RIPOSO 2 (lunedì 16 maggio)

DECIMA TAPPA (martedì 17 maggio): Pescara-Jesi, 194 km (***)

Frazione interessante, molto probabilmente da fughe. Salite a Civitanova Alta, Sant’Ignazio di Montelupone, Recanati, Filottrano, Santa Maria Nova e Monsano, non c’è un metro di pianura nella fase finale con i muri marchigiani a farla da padrone.

UNDICESIMA TAPPA (mercoledì 18 maggio): Sant’Arcangelo di Romagna-Reggio Emilia, 201 km (*)

Un biliardo questa frazione, tanto attesa dai velocisti dopo le sofferenze dei giorni precedenti: tanta pianura, volata scontata.

DODICESIMA TAPPA (giovedì 19 maggio): Parma-Genova, 186 km (****)

Dall’Emilia alla Liguria. Prima parte in costante ascesa verso il Passo del Bocco. Finale molto interessante: prima la salita di Ruta e quella decisamente impegnativa di Monte Becco collegata a Monte Fasce, poi la picchiata verso il traguardo.

TREDICESIMA TAPPA (venerdì 20 maggio): Sanremo-Cuneo, 157 km (**)

Si parte dal traguardo della Classicissima di Primavera e ci si muove verso il Piemonte passando per il Colle di Nava. Finale per velocisti.

QUATTORDICESIMA TAPPA (sabato 21 maggio): Santena-Torino, 153 km (****)

Inizia un altro week-end ricco di salite: 3470 metri di dislivello complessivo con un circuito da percorrere per due volte e mezza che propone il Colle della Maddalena, il Bric del Duca (Superga) e lo strappo di Santa Brigida prima del traguardo nel capoluogo piemontese.

QUINDICESIMA TAPPA (domenica 22 maggio): Rivarolo Canavese-Cogne, 177 km (****)

Si chiude la seconda settimana sulle Alpi. Il Pila fino a Le Fleurs (riproposto dopo una trentina di anni), il Verrogne (prima categoria, già visto nel 2019) e l’arrivo in vetta a Cogne (seconda categoria) per complessivi 4030 metri di dislivello ed addirittura 46 km degli ultimi 80 che saranno in costante ascesa.

GIORNO DI RIPOSO 3 (lunedì 23 maggio)

SEDICESIMA TAPPA (martedì 24 maggio): Salò-Aprica, 200 km (*****)

L’annunciata frazione più dura della Corsa Rosa. 5440 metri di dislivello in 200 km. Si ripercorre il Goletto di Cadino a 24 anni di distanza dall’ultima volta, poi il leggendario Mortirolo dal versante di Monno (12,6 km al 7,6% di pendenza media ma con gli ultimi 2,5 km al 9,6%), discesa per passare a Teglio e il successivo Valico di Santa Cristina con 13,5 km all’8% di pendenza media.

DICIASSETTESIMA TAPPA (mercoledì 25 maggio): Ponte di Legno-Lavarone (****)

Altra frazione molto tosta. Si comincia con il Passo del Tonale proprio in partenza, poi una discesa lunghissima. Successivamente spazio all’inedito Passo del Vetriolo prima della salita del Menador per un finale molto particolare e sicuramente durissimo. Dalla vetta dell’ultima ascesa al traguardo solamente 8 chilometri.

DICIOTTESIMA TAPPA (giovedì 26 maggio): Borgo Valsugana-Treviso, 146 km (*)

Un’altra delle pochissime chance per i velocisti (i pochi rimasti in gara): c’è il noto Muro di Ca’ del Poggio, ma molto distante dall’arrivo. Poi tanta pianura, verso la volata.

DICIANNOVESIMA TAPPA (venerdì 27 maggio): Marano Lagunare-Castelmonte, 178 km (****)

Nella penultima giornata di montagna c’è uno sconfinamento in Slovenia. Passo di Tanamea ad anticipare la durissima ascesa al Monte Kolovrat (10 km al 10% di pendenza media). Occhio anche all’arrivo in vetta a Castelmonte (7,1 km al 7,8% di pendenza media).

VENTESIMA TAPPA (sabato 28 maggio): Belluno-Marmolada/Passo Fedaia, 167 km (*****)

Apoteosi di montagne nella penultima frazione. Passo San Pellegrino, Passo Pordoi (Cima Coppi, 11,8 km al 6,8%) e l’arrivo in quota al Passo Fedaia (14 km al 7,6% ma con gli ultimi 6 all’11%).

VENTUNESIMA TAPPA (domenica 29 maggio): Verona-Verona, 17,1 km di cronometro individuale (***)

Conclusione in grande stile con l’arrivo all’Arena di Verona. Da scalare, nella breve prova contro il tempo, la salita delle Torricelle.

Foto: Lapresse

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