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Golf, il PGA Tour torna in terra americana con lo Houston Open. C’è Francesco Molinari
Dopo quasi un mese di assenza, il PGA Tour torna negli Stati Uniti con lo Hewlett Packard Enterprise Houston Open sul percorso del Memorial Park. Giovedì 11 novembre il primo colpo dal tee per una quattro-giorni texana che vedrà competere molti dei più grandi protagonisti del circuito. Il primo tra questi sarà il messicano Carlos Ortiz che, per la prima volta in carriera, partirà da campione in carica in un evento. La sua vittoria nella scorsa stagione è ad oggi la sua unica affermazione sul PGA Tour, ma il messicano ha affermato che ovviamente il suo obiettivo sarà quello di difendere il titolo.
Per riuscirci dovrà vedersela con molti avversari di primo livello, a partire da Sam Burns, attualmente primo nella FedEx Cup e vincitore del Sanderson Farms Championship. L’americano è parso molto in forma in questo inizio di stagione, non uscendo mai dalla top15 nei tornei a cui ha partecipato. Partiranno di certo con ambizioni di vittoria anche tre dei componenti del vittorioso Team USA di Ryder Cup, ovvero Brooks Koepka, Tony Finau e Scottie Scheffler. Nessuno dei tre si è reso protagonista di uno start della stagione particolarmente entusiasmante, senza grandi risultati oltre la top5 ottenuta da Scheffler a Mayakoba, ma quando giocatori di questo livello si presentano sul tee, lo fanno sempre per vincere.
Tra i grandi protagonisti ci sarà sicuramente anche il coreano Sungjae Im, vincitore quest’anno allo Shriners Children’s Open. Torna in campo dopo una pausa di tre settimane, particolarmente inusuale per lui, conosciuto sul circuito per essere tra i giocatori che partecipano a più tornei senza mai fermarsi. Da tenere d’occhio in ottica vittoria finale ci sono anche l’australiano Cameron Smith, il cileno Joaquin Niemann e gli americani Talor Gooch e Matthew Wolff. Con loro saranno presenti anche diversi protagonisti della Ryder Cup dal lato europeo come Tyrrell Hatton, Lee Westwood, Ian Poulter e Shane Lowry.
A difendere i colori azzurri ci sarà Francesco Molinari, ancora alle prese con un difficoltoso rientro dall’infortunio alla schiena che gli ha fatto saltare i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Per ora la stagione non ha riservato risultati particolarmente di rilievo, pur avendo mostrato sprazzi di gioco di alto livello che lasciano ben sperare per il prosieguo dell’anno.
Il percorso del Memorial Park Golf Course è un PAR 70 di 7.412 yards. Ridisegnato negli ultimi anni da Tom Doak con l’aiuto di Brooks Koepka, è uno dei tracciati più celebri degli Stati Uniti, presentando molto bunkers a protezione dei green, che ne fanno un percorso dove i secondi colpi risulteranno fondamentali. Lo scorso anno Carlos Ortiz vinse con un punteggio di -13, mentre il miglior giro fu di Hideki Matsuyama e Talor Gooch in 63 colpi (-7).
Foto: LaPresse