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Matteo Berrettini: “Ho sentito una fitta, l’amarezza mi uccide dentro. Proverò a recuperare per martedì”

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Matteo Berrettini si è dovuto ritirare nel bel mezzo dell’incontro col tedesco Alexander Zverev, suo match d’esordio alle ATP Finals che vanno in scena al PalaAlpitour di Torino. Il tennista italiano, alla sua seconda partecipazione al torneo di fine anno riservato ai migliori otto giocatori della stagione, aveva perso il primo set dopo un lottato tie-break (7-9) e in avvio della seconda frazione ha accusato un dolore agli addominali che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca nel corso del secondo game.

Il romano, numero 7 al mondo e quest’anno finalista a Wimbledon, si è presentato in conferenza stampa visibilmente deluso e ha espresso tutta la sua amarezza per quello che è successo sul cemento indoor del capoluogo piemontese: “È stato il peggior giorno che abbia mai vissuto da tennista. Quella che ho vissuto oggi è stata una delle atmosfere più incredibili che abbia mai provato. E non aver potuto terminare la partita è qualcosa che mi uccide dentro”.

Il 25enne prosegue: “In questo momento darei qualsiasi cosa per rivivere le sensazioni che stavo provando oggi. È stato un bel primo set, e al di là delle occasioni perse stavo facendo ciò che amavo, ossia dare in campo tutto quello che avevo. Una possibilità che qualcuno o qualcosa mi sta portando via”.

Al momento non si sa se il nostro portacolori riuscirà a essere in campo martedì per disputare il secondo incontro della fase a gironi (contro o Daniil Medvedev o Hubert Hurkacz). L’azzurro si è soffermato sul suo futuro a breve termine: “Io amo essere competitivo e se non mi sento in grado di poter vincere non entrerò in campo. Domani farò accertamenti, che spero possano essere incoraggianti. Spero che si tratti solo di una contrattura, in modo da poterci lavorare su e provare ad essere in campo martedì”.

Un infortunio che tra l’altro era già capitato agli Australian Open a inizio anno: “La zona è la stessa, non so se è esattamente lo stesso punto; ma ho sentito una fitta durante il movimento del servizio, come allora. Il tipo di dolore non è esattamente lo stesso ma fino agli esami è difficile pronunciarsi”.

La testa va anche alla Coppa Davis, in programma dal 25 novembre: “Ho dato la priorità a questo torneo, mi sarei concentrato sulla Davis solo in seguito, ma è ovvio che bisogna pensare anche a lungo termine, come ho fatto nella mia carriera quando ho avuto infortuni. È una situazione mentalmente difficile da gestire, non posso farci nulla e non so con chi io me la possa prendere”.

Foto: Lapresse

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