Motocross
Motocross, inizia l’era post-Tony Cairoli per l’Italia. Mattia Guadagnini ed altri giovani non mancano, ma vincere non sarà facile
Il Mondiale Motocross 2021 è andato in archivio nella giornata di ieri a Mantova e questo vuol dire che per l’Italia comincia ufficialmente l’era post-Tony Cairoli. Il ritiro del fuoriclasse siciliano dalla MXGP priva il movimento azzurro di una vera e propria leggenda internazionale, capace di conquistare ben 9 titoli iridati dimostrando di poter essere competitivo ai massimi livelli anche all’età di 36 anni dopo 17 stagioni a tempo pieno nel Mondiale.
Alle spalle di TC222 stanno crescendo dei giovani interessanti e abbastanza promettenti in ottica futura, tuttavia la concorrenza è davvero stellare e non sarà semplice tornare ad ammirare un centauro azzurro in lizza per il titolo nella classe regina in tempi celeri. Jeffrey Herlings, Romain Febvre e Tim Gajser hanno infatti alzato ulteriormente l’asticella ed il classe 2001 Jorge Prado sembra lanciatissimo per una carriera al vertice nella top class.
In casa Italia uno degli osservati speciali è sicuramente Mattia Guadagnini, talento cristallino classe 2002 della KTM reduce da una fantastica stagione da rookie in MX2 conclusa al quarto posto assoluto in campionato con 2 GP vinti e tante buone prestazioni. Il giovane veneto ha un grande potenziale e potrà ambire al podio della generale già l’anno prossimo nella 250cc, per poi provare a farsi valere in futuro anche in MXGP.
Grande curiosità per seguire l’ascesa del 18enne siciliano Andrea Adamo, protagonista di una buona annata in crescendo al suo debutto assoluto nel Mondiale MX2 con la GasGas. Nelle categorie propedeutiche si sono distinti per i colori azzurri nel 2021 anche Nicholas Lapucci (campione europeo EMX250) ed il giovanissimo romano classe 2005 Valerio Lata (campione europeo EMX125).
Da tenere d’occhio anche il processo di adattamento di Alberto Forato in MXGP dopo una stagione da rookie ricca di alti e bassi, in cui è stato però in grado di piazzare qualche exploit importante come in Turchia (6° nel GP di Afyon). Il veneto classe 2000 della GasGas deve trovare una maggiore stabilità tecnica e migliorare le partenze per ambire alla top10 su ogni pista, mentre i “primi della classe” sembrano inavvicinabili in questo momento.
Foto: MXGP.com