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Next Gen ATP Finals 2021: Alcaraz e Korda vincono ancora, primo urrà per Rune
In attesa di conoscere l’andamento del match di Lorenzo Musetti contro il francese Hugo Gaston, si è concluso il resto del programma delle Next Gen ATP Finals 2021, con esiti per buona misura ben più rapidi rispetto a quanto visto nella giornata di ieri. Due le vittorie che assicurano di fatto l’ingresso in semifinale, ma c’è anche un primo successo da registrare.
https://www.oasport.it/2021/11/live-musetti-korda-nextgen-finals-in-diretta-serve-una-vittoria-convincente-per-la-semifinale/
Nella sessione diurna, che ha interessato il girone A, prima gioia per il danese Holger Rune, che batte l’argentino Juan Manuel Cerundolo con il punteggio di 4-1 4-2 1-4 4-1. Pur a tratti incisivo, il sudamericano risulta troppo incostante su una superficie che non è sua. E non è nemmeno la preferita del danese, che però si sa difendere bene all’Allianz Cloud (PalaLido) di Milano: gli basta un’ora e 18 minuti per farcela, in un match caratterizzato da soli quattro break, che poi sono quelli che decidono i parziali.
Non scontato l’andamento del confronto tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e l’americano Brandon Nakashima, pur nel 4-3(4) 4-1 4-3(4) finale, e non è un caso che i due stiano in campo per un’ora e 29 minuti. Un solo minibreak decide il primo tie-break e anche il terzo, sebbene questi si abbiano in momenti diversi: nell’ottavo punto in un caso, nel primo nell’altro. Alcaraz, con questa vittoria, è già certo di giocare la semifinale di scena venerdì 12.
Infine, l’americano Sebastian Korda ipoteca, nella sostanza, la semifinale con il successo ben più lottato di quanto non dica il punteggio sull’omonimo argentino Sebastian Baez. Dietro il 4-3(3) 4-2 4-2, infatti, si nasconde quanto segue: un primo set nel quale lo statunitense deve recuperare da uno svantaggio di 1-3 con il sudamericano che spreca la chance dell’1-4 definitivo sul 40-40, e poi identiche situazioni nel secondo e terzo parziale. In entrambi i casi, infatti, è fatale il sesto game, che Baez cede a 30 nella prima fattispecie e al deciding point (in tutti i sensi) nella seconda.
Foto: LaPresse