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Next Gen ATP Finals 2021, un’occasione di rilancio per Lorenzo Musetti a Milano

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Saranno famosi, anche se già lo sono. Da domani fino al 13 novembre all’Allianz Cloud di Milano (ex PalaLido) la nouvelle vague del tennis mondiale si metterà in mostra con alcuni interpreti di spicco nelle Next Gen ATP Finals. Otto dei migliori giovani del panorama tennistico mondiale si confronteranno per stabilire chi sarà il successore di Jannik Sinner, trionfatore di questo torneo nel 2019.

Ne è passata di acqua sotto i ponti e la pandemia ha fatto e fa sentire i suoi effetti. Tra gli aspetti che sono cambiati c’è l’evidente crescita di Jannik che, come Felix Auger-Aliassime, ha deciso di non andare a Milano e di chiudere l’annata a Stoccolma per ottenere dei punti ATP utili alla sua classifica. Punti che la competizione meneghina non assegna, ma i temi non mancano. In tema di defezioni, giusto considerare anche l’assenza per un problema addominale dell’americano Jenson Brooksby.

E dunque chi ci sarà? Il n.1 della lista è Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, classe 2003, sarà la stella della manifestazione e il favorito per aggiudicarsi il torneo. Risultati ragguardevoli quelli ottenuti dall’allievo di Juan Carlos Ferrero, certificati dalla classifica attuale (n.32 del mondo) e da un’annata in cui è arrivato il primo titolo ATP a Umago (Croazia) e sono stati raggiunti i quarti di finale agli US Open (battendo il n.3 del mondo Stefanos Tsitsipas) e le semifinali a Vienna (superando Matteo Berrettini). Il terzo top-10 a cadere sotto i colpi dell’iberico è stato poi Sinner a Parigi-Bercy. Ecco che le prospettive per lui sono molto interessanti, considerando che nel suo raggruppamento (A) dovrà affrontare l’americano Brandon Nakashima, l’argentino Juan Manuel Cerundolo e il danese Holger Rune. Ne vedremo delle belle.

E l’Italia? Risponderà all’appello Lorenzo Musetti. Un 2021 dai due volti per il classe 2002 nativo di Carrara. Una prima parte spettacolare con le semifinali ad Acapulco e a Lione, i quarti a Cagliari e gli ottavi di finale al Roland Garros, costringendo Novak Djokovic al quinto set; una seconda con tanti problemi. Ci si riferisce a una stagione sull’erba salta per aria per questioni logistiche legate alla scuola, al cambiamento di programmazione legato alle Olimpiadi e a questioni personali che l’hanno portato lontano dal tennis. Nell’ultimo periodo il toscano ha mostrato dei segnali di ripresa, quantomeno sotto il profilo dell’atteggiamento, ma è chiaro che ci sia tanto da lavorare.

L’azzurro, soprattutto in risposta, ha notevoli difficoltà con il suo tennis sull’hard. La manifestazione di Milano, pertanto, può essergli utile per ritrovare quel feeling con il suo gioco non semplice da mettere a punto. Servirà pazienza con Lorenzo e i confronti dell’Allianz Cloud, che lo vedranno impegnato a partire da domani con l’argentino Sebastian Baez e successivamente contro l’americano Sebastian Korda e il francese Hugo Gaston, saranno utili in questa chiave.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer

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