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Nuoto, Alberto Razzetti e Thomas Ceccon: l’Italia torna finalmente protagonista nei misti dopo un lunghissimo digiuno

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Dopo 4 giorni gare agli Europei 2021 di nuoto in vasca corta, il bilancio è di 4 ori, 11 argenti e 6 bronzi. Sono 21 i podi che l’Italia ha ottenuto e i riscontri vanno interpretati perché la profondità della squadra è decisamente importante.

La selezione del Bel Paese, in passato, aveva fatto vedere delle lacune nella specialità dei misti che storicamente invece era stata una dei fiori all’occhiello della tradizione tricolore. Ebbene, quest’oggi si è tornati a dare una bella rinfrescata. Dopo 16 anni, infatti, gli azzurri sono tornati a ottenere una medaglia europea nei 200 misti, dopo il filotto di 5 podi consecutivi con l’oro a Valencia 2000 di Massimiliano Rosolino, anche di bronzo (1999) e d’argento (2003), e i due bronzi di Alessio Boggiatto (2001 e 2005).

A interrompere il digiuno sono stati Thomas Ceccon e Alberto Razzetti, giunti secondo e terzo nella specialità che ha visto il successo del greco Andreas Vazaios (1’51″70) che si è riconfermato campione dopo il titolo di Glasgow. Tuttavia, per Ceccon e Razzetti un risultato importante perché entrambi sono riusciti a siglare un tempo al di sotto del precedente limite italiano: 1’52″49 per il veneto e i 1’52″75 per il ligure, rispetto all’1’53″26 del primato considerato.

Un segnale di forte vitalità perché Ceccon, dopo anni che non nuotava questa distanza, ha deciso di riprovarci con grande convinzione. Nello stesso tempo, Razzetti, già d’argento nei 400 misti e bronzo nei 200 agli Europei in lunga di Budapest, si è confermato su livelli molto alti, dando poi spazio alla propria sublimazione nell’oro dei 200 farfalla.

Per questo motivo il Bel Paese può sorridere per questa nuova coppia dell’alternarsi degli stili che di margini di miglioramento ne ha ancora molti e promette ulteriori risultati degni di nota.

Foto: LaPresse

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