Nuoto
Nuoto, Europei vasca corta: 1000 medaglie per l’Italia! Argenti per Rivolta e 4×50 sl mixed, Ceccon di bronzo
Penultima giornata di semifinali e di Finali all’Aquatic Palace di Kazan (Russia), sede degli Europei 2021 di nuoto in vasca corta. Nell’impianto russo tante gare di alto profilo, con una presenza azzurra massiccia e di qualità.
Nell’atto conclusivo dei 100 dorso donne pronostici rispettati: dominio olandese doveva essere e dominio olandese è stato. Vittoria per Kira Toussaint che così ha completato il ciclo nel dorso continentale, guadagnando la terza medaglia d’oro personale di questa rassegna con il crono di 55″76 a precedere la connazionale Maaike de Waard (55″86) e la francese Analia Pigree (56″40). Settima posizione per una Margherita Panziera poco brillante e distante dai propri migliori tempi. La veneta ha concluso settima (57″53).
Quarto posto per Matteo Ciampi nei 200 stile libero. Nella gara che ha incoronato il giovane rumeno David Popovici (1’42″12), classe 2004, l’azzurro ha siglato il proprio personale di 1’42″82, ma non è riuscito a centrare il podio. Una gara impostata su ritmi veloci dall’olandese Stan Pijnenburg (1’42″51) giunto terzo e in cui poi Popovici e il vincitore dei 400 sl in Russia, Luc Kroon (1’42″20), hanno fatto la differenza. Controprestazione, invece, per Marco De Tullio (ottavo in 1’44″04).
Un altro quarto posto per l’Italia è stato quello di Elena Di Liddo. La pugliese ha sfiorato la top-3 nella Finale dei 100 farfalla vinta dalla solita Sarah Sjoestroem (55″84). Di Liddo, con il tempo di 56″61, si è dovuta accontentare di questo piazzamento, considerato il secondo posto con lo stesso tempo della greca Anna Ntountounaki e della bielorussa Anastasiya Shkurdai (56″35). Ottava l’altra azzurra Ilaria Bianchi (57″98).
Nell’atto conclusivo dei 200 rana uomini senza azzurri, il bielorusso Ilya Shymanovich si è preso la rivincita, beffando di un solo centesimo l’olandese Arno Kamminga: 2’01″73 per il bielorusso e 2’01″74 per il neerlandese. Una gara su ritmi importanti, considerato anche il crono del russo Mikhail Dorinov giunto terzo in 2’02″07. Assente l’Italia nelle semifinali dei 200 stile libero femminili e l’olandese Marrit Steenbergen ha ottenuto il miglior cono di 1’53″48 e si candida al successo nella Finale di domani.
La serie dei quarti posti è stata allungata da Costanza Cocconcelli, nella Finale dei 200 misti. Un atto conclusivo a cui avrebbe dovuto prendere parte Sara Franceschi, ma problemi di carattere influenzale l’hanno costretta a dare forfait. Brava comunque la classe 2002 del Bel Paese, autrice del suo personale di 2’08″59, nella gara in cui è stata l’israeliana Anastasya Gorbenko a fare la voce grossa in 2’05″17 davanti alla svizzera Maria Ugolkova (2’06″41) e alla turca Viktoria Zeynep Gunes (2’07″67).
Le prime medaglie in casa Italia sono arrivate dall’atto conclusivo dei 50 delfino. Sono stati Matteo Rivolta (22″14, nuovo primato italiano) e Thomas Ceccon (22″24) a spingersi a tanto, con l’argento e il bronzo nella prova che ha incoronato l’ungherese Szebasztian Szabo. Il magiaro, infatti, ha realizzato uno spettacolare record del mondo (21″75), eguagliando il crono del brasiliano Nicholas Santos e stabilendo il nuovo record europeo (il precedente era del tedesco Steffen Deibler di 21″80). Segnali di forte vitalità sono arrivati poi dai 100 misti nei quali Marco Orsi ha lanciato una forte candidatura alla medaglia nelle semifinali, visto il secondo tempo nell’overall di 51″61. Solo il greco Andreas Vazaios ha fatto meglio in 51″54. Una Finale nella quale non sarà Ceccon, per via del poco tempo di recupero da una gara all’altra che ha costretto il veneto a nuotare non nel migliore dei modi (53″05, decimo).
Benedetta Pilato e Arianna Castiglioni saranno nell’atto conclusivo dei 50 rana con il secondo e il quinto tempo, rispettivamente 29″67 e 29″76. L’oro continentale in carica e primatista europea ha vinto la sua heat, ma la miglior condizione è evidentemente lontana, considerando il 28″81 di cui è stata capace l’anno scorso. Per vincere e battere la russa Nika Godun (29″57) sarà necessaria una prova di uno spessore diverso.
Prestazione con questi crismi è arrivata sicuramente da Nicolò Martinenghi. Semplicemente spettacolare il lombardo nei 50 rana che, dopo aver vinto i 100 in questa competizione, ha ottenuto il nuovo record italiano di 25″37 (il precedente era di 25″62 di Fabio Scozzoli) e il primato dei campionati. Sarà un confronto molto serrato con il turco Emre Sakci (25″38), che da primatista continentale vorrà sicuramente rispondere presente. Un atto conclusivo nel quale sarà da considerare il bielorusso Shymanovich (25″43) e anche uno Scozzoli (quarto in 25″87) che darà tutto per giocarsi le chance di podio domani.
Nelle semifinali dei 100 stile libero maschili Alessandro Miressi ha fatto vedere di esserci: record italiano del piemontese (45″87) e tre centesimi tolti al suo limite nazionale precedenti. Per lui un secondo tempo alle spalle del russo Kliment Kolesnikov e domani ce la si gioca per il meglio possibile, considerando anche l’altro russo Vladislav Grinev (45″95) e un grande Lorenzo Zazzeri (46″37) ancora al personale.
50 delfino femminili in cui il Bel Paese ha mostrato ancora qualità: Silvia Di Pietro che in 25″03 ha firmato il nuovo record italiano (25″18 il precedente, detenuto sempre dalla romana) e realizzato il secondo tempo dell’overall alle spalle di Sjoestroem (24″92); Di Liddo (25″51) ha staccato il biglietto per l’atto conclusivo con il settimo crono.
Un’onda azzurra che si è riverberata nelle semifinali dei 200 dorso con Lorenzo Mora autore del record italiano (1’50″17, record precedente di 1’50″45) e in vetta all’ordine dei tempi di questo pomeriggio, davanti al russo Tkachev (1’50″96) e al polacco Kawecki (1’51″40). Quarto il campione olimpico Evgeny Rylov (1’51″73) apparso non in grandi condizioni. Molto bene Michele Lamberti che con il tempo di 1’52″01 è rientrato con il quinto posto nella top-8 e domani nuoterà senza avere nulla da perdere.
A conclusione di questa giornata è arrivato l’argento della 4×50 sl mixed: Alessandro Miressi (21″33), Lorenzo Zazzeri (20″59), Silvia Di Pietro (23″48) e Costanza Cocconcelli (24″00) sono giunti secondi in 1’29″40 con lo stesso crono della Russia, alle spalle dell’Olanda (1’28″93). Una medaglia che vale molto perché la n.1000 per la Federnuoto (in tutte le discipline) a livello europeo ed è significativo che arrivi in una prova di squadra di questo genere.
Foto: LaPresse