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Nuoto, Europei vasca corta 2021, 6 novembre. Farfalle d’Italia: Ceccon, Rivolta e Di Liddo a caccia di medaglie

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Il giorno delle farfalle. Non che finora sia andata male all’Italia in questa specialità, con l’oro di Razzetti ieri nei 200, l’argento di Michele Lamberti nei 100 e il bronzo di Ilaria Bianchi nei 200 femminili. La penultima giornata degli europei di Kazan potrebbe riservare altre soddisfazioni proprio in questa specialità per l’Italnuoto.

Nei 100 farfalla donne punta decisamente al podio Elena Di Liddo che fu bronzo in vasca lunga a Glasgow 2018 e argento in vasca corta sempre in Scozia nel 2019 e sembra avere tutte le carte in regola per conquistare la medaglia individuale che ieri le è sfuggita nei 50 dorso. In semifinale ha impensierito Sarah Sjoestroem che, con una sgasata nel finale, è riuscita comunque a toccare per prima e oggi ci riproverà in una gara che presenta diverse protagoniste di qualità, non ultima quella Shkurdai che riuscì a metterle la mano davanti a Glasgow. Al via c’è anche Ilaria Bianchi che, dall’alto della sua esperienza, smaltite le tossine di un triplo 200 tagliagambe, può provare a inserirsi nella lotta per le posizioni che contano.

Dai 50 farfalla maschili arrivano le maggiori possibilità di medaglia per l’Italia in una giornata che fa da preludio al “trionfo” finale con tantissime carte da podio per la spedizione italiana. Thomas Ceccon, secondo tempo con il record italiano, e Matteo Rivolta, terzo tempo con personale e record italiano in batteria, poi battuto da Ceccon, hanno tutte le carte in regola per salire sul podio anche se per battere lo specialista Szabo (a caccia del terzo oro europeo a Kazan) serve un mezzo miracolo.

Margherita Panziera non parte tra le favorite nella finale dei 100 dorso ma proverà a sparigliare le carte nel finale. Per l’oro è battaglia tutta olandese tra Toussaint (favorita) e De Waard con possibile inserimento di Kameneva. Se Panziera non perde troppo terreno nella prima parte, nel finale può dire la sua.

Finale indecifrabile, invece, quella dei 200 stile libero uomini con tanti possibili protagonisti fra cui Marco De Tullio e Matteo Ciampi, a cui serve qualcosa in più del tempo fatto segnare all’unisono ieri in semifinale (che è il personale per De Tullio) per poter superare gli avversari più temuti, l’olandese Kroon su tutti ma anche i russi e il giovane talento Popovici, che scende in vasca con il miglior tempo delle semifinali. Assenti le star Chupkov e Prigoda, la Russia è comunque riuscita a trovare due ottimi interpreti dei 200 rana, Zhigalov e Dorinov ma servirà un mezzo miracolo per scalfire la coppia dei super favoriti composta dall’olandese Kamminga (qualsiasi risultato al di sotto dell’oro sarebbe una sorpresa) e dal bielorusso Shymanovich (forte ma che sembra avere qualcosa in meno del rivale). La stranezza? Non trovare nessun azzurro nella lista di partenza. Sarà la prima e, speriamo, anche l’ultima gara con questa caratteristica.

Sara Franceschi era fra le favorite per l’oro nei 200 misti che sono la gara fatta apposta per le sue caratteristiche ma la versione vista ieri in semifinale con l’ingresso all’atto conclusivo con l’ottavo tempo per il rotto della cuffia, non lascia immaginare nulla di buono. Costanza Cocconcelli, se non sarà troppo stanca visto il numero di gare fin qui disputato, può fare bella figura. Le favorite sono l’israeliana Gorbenko, la turca Gunes e la svizzera Ugolkova.

L’Italia può prendersi belle soddisfazioni anche nella 4×50 stile libero mista: in campo maschile c’è l’imbarazzo della scelta, tra le donne Di Pietro e Cocconcelli dovranno dare il massimo per giocarsela con le squadre più forti: Olanda e Russia su tutte.

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